Il consorzio dei
bastioneri
(costituendo in realtà un
corpo contribuente, piuttosto che vera e propria Arte) era formato da
coloro che gestivano i 47
bastioni, ossia quelle bettole di infimo ordine
per la mescita di vino, la cui
licenza era data in appalto dalla Giustizia Vechia.
In questi locali, come anche nei magazeni, si concedevano piccoli prestiti su
pegno, parte in denaro e parte in vino. Nelle malvasie si
mescevano invece vini pregiati del Levante (il nome deriva appunto dal
vino di
Malvasia); infine nelle banderuole i vini erano venduti
solo per asporto. |