Repubblica Serenissima

Magistratura senatoria

Semplicemente Serrata

esecutori contra la biastemia

(esecutori contro la bestemmia)

 

istituzione

competenze

dignità politica

bibliografia essenziale

 

Istituzione.

In origine, la repressione di questo odioso parlato competeva alla magistratura dei Signori di Notte al Criminal, tuttavia la manifesta importanza della materia sia sul piano strettamente religioso ma anche sociale, attirò in breve l'attenzione dei Capi del Consejo dei Diese che non poterono restare indifferenti al suo pericoloso evolversi. Iniziò quindi una lenta ma costante ingerenza sull'argomento che portò prima i Capi a trattare direttamente i casi ed infine a vederne investito, per consuetudine, l'intero Consejo dei Diese.

I Diese tuttavia erano già gravati da molteplici impegni istituzionali ed in breve tempo si resero conto che mai avrebbero avuto la possibilità di affrontare anche questa delicata materia con l'energia che invece reputavano necessaria, pertanto, rotto ogni indugio, nel 1537 essi decisero l'istituzione di una nuova magistratura, formata da tre nobilomeni che venivano tolti dal Consiglio stesso ed ai quali fu assegnato il titolo di Esecutori contra la Biastemia.

Al sopraggiungere del  1583, in seguito alla grande riforma apportata dal Mazor Consejo alle competenze del Consejo dei Diese, fino alla fine della Repubblica l'elezione di quest'ufficio passò tra le prerogative del Senato.

 


Competenze.

Rappresentando inizialmente un'emanazione diretta del Consejo dei Diese, agli Esecutori venne concesso l'utilizzo del rito del Consiglio, potendo punire i colpevoli attribuendo ai loro verdetti la forza di una sentenza emessa dal Consiglio stesso, e perciò, di norma, inappellabili.

Come si è visto, l'attività degli Esecutori continuò imperturbata fino al sopraggiungere del  1583, quando la competenza sull'elezione passò tra le prerogative del Senato. Ciò però non significò anche un taglio netto con i legami del passato, questa magistratura continuò infatti a mantenere, ancora per molti anni a venire, un ambiguo legame sia con il Senato che con il Consejo dei Diese, ambiguità che il sistema costituzionale scelse di mantenere in vita permettendo che il giudice d'appello sulle sentenze degli Esecutori rimanessero i Diese, i quali continuarono a servirsi largamente degli Esecutori per poter ottenere informazioni atte a prevenire e a reprimere quelle oscenità che a loro giudizio potessero arrecare scandalo alla coscienza pubblica.

In generale l'iniziale competenza degli Esecutori in merito alla repressione della bestemmia, arrivò a dilatarsi in molteplici settori, alcuni dei quali, come si vedrà, poco o per nulla coerenti con l’incarico originario:

  • intervenire contro la bestemmia, delitto offensivo della Divinità e dei misteri della religione, (reato che in realtà la Repubblica perseguiva soprattutto per tutelare il buon costume ed il decoro dello Stato). Molte furono le Parti che vennero emanate, tra le più importanti ricordiamo quella del 1563 (con richiamo a tutta la precedente normativa) e quella del 1632 (Parte criminale con cui si pensò bene di ritenere reato di bestemmia anche le parole infami ed oscene pronunciate contro la città di Venezia);

  • imporre il rispetto dei luoghi sacri, con facoltà di vigilanza su monasteri, chiese, luoghi pii, schole, affinché nei pressi di questi istituti venisse osservata la buona disciplina. In materia esisteva anche un decreto del Consejo dei Diese del 1545 e una legge del Mazor Consejo del 1628 che gli Esecutori ebbero sempre premura di applicare;

  • murare lapidi sui muri delle chiese e dei conventi  che riportavano i divieti più ricorrenti nello spazio pubblico circostante: giocare a carte, a pallone, strepitare e financo estendere lane ad asciugare;

  • difendere l'onore delle donne procedendo contro i seduttori con ingannevole promessa di matrimonio;

  • applicare nei confronti delle meretrici, le leggi regolatrici emanate dal Consejo dei Diese, che avevano la curiosa caratteristica di tentare in questo campo un qualche assestamento sociale del fenomeno;

Come era consuetudine nel sistema costituzionale veneziano, nel tempo altre furono le attribuzioni che, pur non riguardando direttamente la tutela della religione o della moralità, vennero delegate alla competenza di questa magistratura:

  • la quiete della città, agli Esecutori spettava infatti la designazione dei Capi Contrada i quali dovevano avvisare la guardia a palazzo ducale su qualsiasi omicidio, misfatto o sedizioso mormorio che accadesse in ciascuna delle settanta Contrade in cui era suddivisa la città;

  • nel 1583 si delegò a questa magistratura ad imporre il decreto con cui si obbligavano i forestieri a farsi registrare alla loro venuta in città. Per meglio affrontare le incombenze che quest'incarico determinò, in quest'occasione si aggiunse ai tre Esecutori un quarto magistrato col titolo usuale di Aggionto ai Provedadori sora le Bestemmie (va ricordato che nel numero dei foresti erano usualmente compresi anche tutti gli ebrei stabilmente residenti a Venezia). In conseguenza di ciò a tutti gli albergatori e locandieri fu fatto obbligo di tenere un registro da presentare settimanalmente al Consejo dei Diese;

  • nel 1608 agli Esecutori si delegò la competenza sulla repressione delle scommesse fatte sull'esito delle elezioni pubbliche che si tenevano in Mazor Consejo (competenza condivisa con l'ufficio dei Censori);

  • la sorveglianza sulla stampa dei libri, onde prevenire la pubblicazione di cose oscene o libertine;

  • dal 1628 venne meglio definita la competenza degli Esecutori sull'istruzione di processi nei casi di lite tra nobilomeni. I casi con crimine vennero avocati alla competenza del Consejo dei Diese, mentre agli Esecutori rimase l'istruzione dei processi sulla pronuncia, tra nobilomeni, di parole offensive;

  • nel 1641 fu loro delegato il giudizio nelle cause per rapporti tra uomo cristiano e donna ebrea, assieme alla vigilanza sui matrimoni tra Greci ortodossi effettuati col rito latino;

  • anche i bozzetti di rappresentazioni sceniche dovevano superare l'esame degli Esecutori, mentre dal 1703 una loro terminazione, che richiamava il contenuto di una Parte precedente, proibì espressamente di rappresentare a teatro scene tratte dal Nuovo e Vecchio Testamento, ciò per evitare un loro uso profano.

 


Dignità politica.

All'interno della struttura burocratica dello Stato, quest'ufficio aveva dignità di Magistratura Senatoria (eleggibile cioè entro il numero dei soli senatori) ed il titolo di semplicemente serrata.

 


 

Bibliografia essenziale.

BESTA "Il Senato Veneziano" pag.152, pag.163, pag.165\170

A.S.V. "Cartografia, disegni, miniature..." pag.52

FERRO "Dizionario di diritto..." tomo 2, pag.263

ROMANIN "Storia documentata di..." tomo VIII, pag.231,236

 

 

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