Repubblica Serenissima

Magistratura senatoria

Semplicemente Serrata

provedadori sora l'Artiglieria

(provveditori all'Artiglieria)

 

istituzione

competenze

dignità politica

bibliografia essenziale

 

Istituzione.

Ancora non è nota con esattezza la data dell'istituzione della magistratura dei Provedadori sora l'Artiglieria, tuttavia è conservato un pubblico decreto, approvato dal Consejo dei Diese nel 1534, che cita già come esistente questa magistratura, costituita da un solo Provveditore, eletto direttamente da quel supremo Tribunale entro il numero dei suoi stessi componenti.

Successivamente, con legge approvata il 12 ottobre 1588, la facoltà di eleggere questo ufficio venne tolta alla competenza dei Diese per divenire invece, da quel momento e fino alla fine della Repubblica, esclusivo appannaggio del Senato il quale, immediatamente dopo l'aggregazione, provvide ad elevare il numero dei Provveditori da uno a tre, avendo nel contempo uno di essi, a rotazione, assegnate speciali incombenze di cassa.

La carica si compiva nell'arco di un anno per poi scadere senza possibilità di immediato rinnovo, se non trascorsa la contumacia, pari alla durata dell'incarico, come da consuetudine.

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Competenze.

I Provveditori svolgevano le loro mansioni all'interno dell'Arsenale, dove sovrintendevano personalmente alla conduzione di quel settore che, nella più grande fabbrica pubblica d'Europa, provvedeva alla produzione di armi bianche, di moschetti, di archibugi nonchè delle relative munizioni e delle palle da cannone in ferro o in piombo.

Dalla loro direzione era tuttavia escluso il getto dei fusti di artiglieria in bronzo, che venivano fusi in Arsenale esclusivamente sotto la direzione tecnica prestata dai membri della famosa famiglia degli Alberghetti, nonché tutti i pezzi d'artiglieria fusi in ferro, che normalmente si commissionavano alle fonderie situate nel Bresciano; in ambedue i casi però ai Provveditori competeva verificare la buona qualità del getto.

Fino al 1569 l'Arsenale provvide pure direttamente alla produzione della polvere da sparo, tuttavia sia i depositi che le officine deputate alla fabbricazione del salnitro vennero trasferiti, appunto in quell'anno, lontano dal grande cantiere a seguito di un pauroso incendio che, arrivato ad intaccare le polveri, devastò gran parte del complesso industriale.

Riguardo appunto alla custodia del salnitro, nel 1648 a questi Provveditori venne delegata la competenza di istruire processi penali contro chiunque provocasse volontariamente il deterioramento delle munizioni pubbliche, la cui sostituzione tanto aggravio apportava annualmente alle casse dello Stato.

Col tempo venne loro riconosciuta anche l'autorità di giudicare direttamente sia le cause civili insorte fra artigiani fonditori, sia quelle sorte tra gli appartenenti all'Arte dei Bombardieri, su questioni che riguardassero aggravi oppure privilegi finanziari.

Seguendo una propria pragmatica linea, peraltro tipica della burocrazia veneziana, che tendeva ad espandere lentamente la competenza di ogni singolo ufficio anche verso alcune competenze collaterali, quindi non sempre strettamente inerenti la materia inizialmente delegata (e ciò anche in diretta competizione con altri uffici dello Stato), i Provveditori ebbero delegata anche la sovrintendenza tecnica sulle milizie degli Artiglieri, avendo infine assegnata pure la facoltà di poter presiedere le riunioni degli appartenenti alla schola dei bombardieri, sia quella situata in Venezia che di tutte quelle esistenti nel Dominio.

Ebbero pure l'incarico di organizzare le periodiche esercitazioni di tiro con artiglierie di piccolo calibro, effettuate nell'area tutt'oggi ancora esistente a Venezia, in contrada di Sant'Alvise (detta appunto del bersaglio), per l'assegnazione annuale del palio del falconetto.

 


Dignità politica.

All'interno della struttura burocratica dello Stato, questo ufficio aveva la dignità di Magistratura Senatoria (eleggibile cioè esclusivamente tra il numero dei senatori) ed il titolo di semplicemente serrata.

 


 

Bibliografia essenziale.

FERRO "Dizionario di diritto ..." tomo I, pag. 315 segg.

SANDI "Principi di storia ... " P. 3, vol 2, pag. 588 segg.

BESTA "Il Senato veneziano" pag. 164 e pag. 165/170

A.S.V. "Cartografie, disegni, miniature ..." pag. 89

ROMANIN "Storia documentata di..." tomo VIII, pag.246

 

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