Repubblica Serenissima

Magistratura senatoria

Semplicemente Serrata

provedadori a la milizia da mar

(provveditori alla milizia marittima)

presidenti et aggionti a la milizia da mar

(presidenti ed aggiunti alla milizia marittima)

 

istituzione

competenze

dignità politica

bibliografia essenziale

 

Istituzione.

La sicurezza di coloro che navigavano all'interno del mare Adriatico, che l'iconografia ufficiale dello Stato chiamava golfo di Venezia, unita alla vitale necessità di mantenere sgombre dai pirati e dai nemici le linee di rotta commerciale, furono sempre alcune delle maggiori preoccupazioni della Repubblica.

La prima magistratura che ebbe lo specifico mandato di provvedere all'arruolamento dei marinai necessari ad approntare una flotta da impiegare contro i turchi nel Mar Egeo, venne istituita attorno al 1545, composta da quattro senatori, i quali a loro volta formarono un Colegio unendosi ad una Zonta di sedici nobilomeni tolti dal Mazor Consejo.

Dopo alcuni inevitabili aggiustamenti, a presiedere formalmente i lavori del Colegio vennero destinati i quattro senatori i quali, riconosciuti in seguito quale organo stabile della pubblica amministrazione, assunsero da allora il titolo di Provedadori a la Milizia da Mar.

Nel 1558, i Provveditori vennero ridotti da quattro a due, ed anche i sedici nobilomeni vennero ridotti ad otto, assumendo nel contempo il titolo di Governadori e con la clausola che i candidati dovessero poter vantare qualche esperienza nelle cose di marina.

Nel 1561 mentre al Colegio vennero aggiunti nuovamente otto Governadori, nel contempo si vollero aggregati due Provedadori a le Biave, mentre infine nel corso del 1563 il numero dei Governadori venne nuovamente ridotto, passando da sedici a dodici.

Con l'introduzione della tansa insensibile, nel 1585 il Senato riformò ulteriormente gli organici della magistratura, così che i Provveditori diventarono tre, mentre, cessata ora quasi del tutto la loro funzione, a tre vennero ricondotti anche i precedenti dodici Governatori.

Ai Provveditori si confermò il  titolo di Presidenti al Colegio de la Milizia da Mar e su di loro praticamente ricaddero tutte le incombenze derivanti dall'incarico, visto che le cronache raramente riferiscono che il Colegio ebbe a riunirsi negli anni seguenti.

A partire dal 1723,  con l'aumentare delle incombenze di esazione, il Senato accolse la richiesta avanzata dai Provveditori stessi di veder accrescere il loro numero e fu pertanto decretata l'istituzione di un quarto Provveditore, col titolo usuale di Aggionto ai Provedadori a la Milizia da Mar.

 


Competenze.

La principale incombenza assegnata al Colegio (e quindi dei Provveditori) era quella di tenere un quadro il più aggiornato possibile sulla situazione riguardante il personale di marina, con l'autorità di poter istituire, dove servissero, uffici di Ammiragli, Comiti ed altri di minore importanza, nonché l'obbligo di sollecitare i Rettori in Terra Ferma a notificare, con cadenza triennale, i nomi dei sudditi di sesso maschile censiti dai 16 ai 50 anni.

Poiché però il personale coscritto da impiegare nell'armata navale per vari motivi non sempre risultava sufficiente, spesso le ciurme dovevano essere integrate con l'arruolamento per denaro, a questo scopo la magistratura apriva in piazzetta il banco presso il quale potevano presentarsi tutti coloro che desideravano arruolarsi volontariamente per uno stipendio stabilito a seconda delle necessità dell'armatore, (in questo caso lo Stato), stabilendo così un regolare rapporto di domanda ed offerta, derivante dalla durata della ferma, dalla stagione in corso e dalla gravità del pericolo che si doveva affrontare.

Questo sistema di arruolamento pubblico verrà rapidamente soppiantato dagli effetti di una Parte approvata nel 1565, che mutò definitivamente l'iniziale aspetto tecnico di questo ufficio, a tutto vantaggio di un nuovo, inedito, profilo tributario ed amministrativo. Con questa disposizione infatti lo Stato concesse ai cittadini la possibilità di poter evitare l'espletamento della leva obbligatoria in marina da guerra, contro versamento di una apposita tassa, chiamata tansa insensibile, ciò con grande beneficio della continuità degli affari, dell'industria e del commercio. La tassa venne applicata in toto su ciascuna schola di mestiere, la quale poi provvedeva autonomamente a ridistribuire il carico fiscale in proporzione su ogni iscritto.

Con l'introduzione di questo meccanismo opzionale, onde far fronte nel miglior modo possibile al nuovo impegno d'esazione.nel 1585 il Senato riformò adeguatamente gli organici della magistratura, mentre nel contempo confermò ai Provveditori il titolo di Presidenti al Collegio della Milizia da Mar. Su di loro praticamente ricaddero tutte le incombenze derivanti dall'incarico, visto che negli anni seguenti le cronache raramente riferiscono di riduzioni del Colegio.

Dal 1586 ai Provveditori fu delegata anche la giurisdizione criminale in materia, con l'occasione confermando che a loro competeva il giudizio sulle liti civili insorte tra i membri delle schole di mestiere riguardo la ripartizione della tansa.

 Nel 1614, su iniziativa dei Provveditori venne vietato alle schole di poter discutere in materia di tansa insensibile senza il preventivo benestare di questi magistrati; e dal 1683 verrà vietato alle schole di ricorrere all'accensione di prestiti per il pagamento della tassa. Nel 1643 ai Provveditori ebbero l'autorità di rivedere la situazione contabile delle casse delle comunità del Dogado, affinchè si limitasse il formarsi di debiti e si agevolasse la puntuale riscossione della tassa.

Una Parte approvata nel 1713 rese solidali fra loro tutti i singoli contribuenti di una stessa schola per il pagamento del totale della tassa assegnata a quella corporazione.

Nel 1720 il Senato intervenne direttamente nel merito della regolazione dei debiti di pagamento che le schole avevano accumulato nei riguardi della cassa pubblica, talchè venne concesso il pagamento dei debiti sospesi in rate e nel contempo si invitò perentoriamente i Provveditori a rivedere la ripartizione della tassa sulle singole schole, relazionando poi il Consiglio sulle variazioni così raggiunte.

Dal 1723, oltre all'imposizione della tansa insensibile, iniziò ad essere applicata anche la tassa del taglione, che colpiva in percentuale il profitto d'esercizio: tale imposta era estesa sia alle schole che a tutti gli esercenti; perchè si provvedesse all nuovo compito nel migliore dei modi, il Senato acconsentì ad aumentare il numero dei Provveditori da tre a quattro.

Prima di concludere, si evidenzia la disparità incontrata fra quanto sin qui esposto, tratto dal Ferro, e le scarne e telegrafiche indicazioni fornite dal Besta, che si riportano senza alcun commento: "I tre Presidenti risalgono al 1735, gli aggiunti al 1738, col Collegio alla Milizia da Mar attendevano alle leve di marinai e all'esazione delle tanse e del taglione".

 


Dignità politica.

All'interno della struttura burocratica dello Stato, questo ufficio aveva dignità di Magistratura Senatoria (eleggibile cioè entro il numero dei soli senatori) ed il titolo di semplicemente serrata.

 


 

Bibliografia essenziale.

BESTA "Il Senato Veneziano" pag.164 e pag.165\170

FERRO "Dizionario di diritto..." tomo VII, pag.188

ROMANIN "Storia documentata di..." tomo VIII, pag.242,245

   

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