organi costituzionali

Repubblica Serenissima

Pien Colegio

LE ORIGINI

 

le origini del Consiglio.

 

Le origini del Consiglio.

Colegio era il sostantivo con il quale venivano indicati nella terminologia del diritto pubblico veneziano, a volte anche con l'aggiunta di qualche altro attributo che ne specificava meglio le competenze, numerosi Consigli aventi competenze esecutive o tecniche.

Più propriamente però, a partire dal XII secolo, Colegio divenne il titolo con cui con sempre maggiore frequenza i documenti pubblici iniziarono ad indicare la Signoria che, non a caso, proprio nel corso di questo secolo, assunse definitivamente i poteri propri di un ufficio di presidenza destinato, per il momento, a coordinare il lavoro del Mazor Consejo.

Questo iniziale equilibrio dovette essere in seguito rivisto non tanto a causa dell’istituzione del Pregadi e la Zonta ma dal fatto che esso, una volta arrivato a gestire una larga parte dei pubblici affari, sentirà la necessità di poter disporre del supporto preconsultivo di una più agile commissione subalterna.

Inizialmente passando attraverso elezioni di uffici straordinari di Savi, il sistema costituzionale si portò ben presto a delineare delegazioni più stabili, elemento necessario per commissioni incaricate ormai con una certa continuità ad elaborare gli affari che in seguito sarebbero state dibattuti in Senato. Alfine, tre Mani saranno stabilizzate e radunate a formare la Consulta dei Savi.

Dopo di ciò, dall'inizio del 1400, l'uso della nuova terminologia cominciò a fare la propria apparizione sempre più spesso nei carteggi ufficiali dello Stato, dove appunto l'uso del termine Colegio si andò estendendo fino a comprendere oltre alla Signoria, anche la Consulta. In effetti, la sua istituzione aveva posto subito il problema di una soluzione che permettesse di ricondurre al di sotto dell'autorità della Signoria anche questo nuovo organo di nomina senatoria.

Non presentandosi alcuna difficoltà di ordine giuridico, poiché la Signoria comunque già aveva ingresso in Consulta in quanto unico ufficio di presidenza dell'apparato costituzionale; la consuetudine portò alla riunione dei due organi in un solo Pien Colegio, deputato a esaminare preliminarmente le proposte di legge, pur però conservando alcune differenze,  tanto in Senato che in Mazor Consejo.

A differenza di altri casi, esiste anche una legittimazione formale del nuovo organo, che si ritrova in una Parte approvata nel 1403 dal Mazor Consejo, con cui si stabiliva che il Pien Colegio era formato da: il Dose, i Consiglieri ducali, i Capi della Quarantia al Criminal, i Savi Grandi e i Savi agli Ordini. In questo tempo ancora non esistevano i Savi alla Terra Ferma, ma quando nel 1412 il Senato ne decreterà l'istituzione, con lo stesso provvedimento unirà anche questa ultima Mano alla Consulta e perciò al Pien Colegio.

L'iniziale equilibrio basato sul parallelismo fra Signoria e Consulta subirà nel corso del XVI secolo una importante trasformazione, provocata dal fatto che il Senato, affermatosi orami quale esclusivo organo di governo, davanti all'aumento della mole di lavoro non potè che aumentare di conseguenza anche l'ampiezza delle deleghe della Consulta che, in questo modo, all'interno del Pien Colegio finirà per raccogliere nelle proprie mani quasi tutta l'elaborazione preconsultiva dei pubblici affari.

Questo è principalmente il motivo per cui a partire dai documenti dal 1500 in poi, la consuetudine prese ad indicare i membri della Consulta come Colegio dei Savi, riservando l'uso del titolo di Pien Colegio quando esso si univa alla Signoria per presenziare le riunioni del Senato, del Mazor Consejo oppure per altre funzioni previste dal cerimoniale.

 


 

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