organi costituzionali

Repubblica Serenissima

Quarantia al Criminal

UFFICIO DI PRESIDENZA

 

i tre Capi.

la procedura elettiva.

l'attività di presidenza.

 

I tre Capi.

Come la legge prevedeva anche per altri ristretti consigli dello Stato, fra cui ad esempio il Consejo dei Diese, anche la Quarantia al Criminal provvedeva ad eleggere dal suo corpo un ufficio di presidenza, composto da tre membri, ai quali era riconosciuto il titolo di Capi.

 

La procedura elettiva.

L'elezione dei tre Capi era rigidamente regolata dalla norma, prevedendo che non appena si fosse completata la designazione dei 40 zudexi (giudici), tutti i nomi fossero inseriti dentro un’urna da cui, per sua mano, il Dose provvedeva ad estrarne in sequenza 16. Una volta completata l'estrazione i nomi venivano immediatamente imbosoladi, cioè tutti i bigliettini che erano stati estratti venivano riversati dentro ad un bossolo (urna).

Dal bossolo si estraevano tre bigliettini ed i nomi inscritti erano chiamati per formare l'ufficio di presidenza per il primo turno. L'incarico infatti aveva la durata di due mesi e una volta completato, i tre Capi scaduti venivano sostituiti dai successori, estratti allo stesso modo.

Con questo sistema, allo scadere delle quattro Mude (mandati d'incarico), pari pertanto agli otto mesi di durata dell'incarico di ciascuna delle tre Quarantie, dodici erano stati i nomi normalmente estratti.

I rimanenti quattro nominativi imbosoladi, fungevano da riserva e se per caso, durante il loro ufficio, uno dei Capi in carica fosse stato eletto ad altra carica oppure fosse venuto meno, il Dose, questa volta in presenza anche dei Capi del Consejo dei Diese, provvedeva all'estrazione straordinaria del nuovo Capo della Quarantia. Se per qualsiasi motivo ci si fosse trovati in mancanza di imbosoladi, perchè per qualche motivo già tutti erano stati estratti, si provvedeva allora inserendo nell'urna i nomi di tutti i 40 zudexi.

 

L'attività di presidenza.

Originariamente i Capi svolgevano le funzioni proprie di un ufficio di presidenza, in particolare elaboravano ed istruivano il lavoro che in seguito avrebbero sottoposto al Collegio per l'approvazione finale. I Capi avevano riconosciuta la facoltà di por Parte (proporre nuove leggi) in qualsiasi materia di Stato.

In riguardo al rapporto che intercorreva tra i Capi ed il Minor Consejo già sappiamo che inizialmente esso partecipava del tutto passivamente alle riunioni del consiglio, non avendo infatti concessa nessuna facoltà di poter intervenire nel disbrigo degli affari di competenza della Quarantia. Vedemmo anche come tale anomalia ebbe presto a scomparire e qui di seguito ne apprezzeremo in maggior dettaglio i vari passaggi.

Verosimilmente, grazie al grande prestigio tecnico e politico di cui godevano per la loro posizione, i Capi venivano frequentemente chiamati a supplire alla temporanea assenza od occasionale impedimento di uno o più membri del Minor Consejo. In progresso di tempo, ciò che sembrò inizialmente una sporadica soluzione, assumendo il carattere di una consuetudine portò alla necessità che l'ufficio di presidenza della Quarantia fosse chiamato spesso a dover relazionare i colleghi sugli atti compiuti in loro assenza, arrivando così ad essere considerato del tutto normale che una parte del loro tempo fosse spesa in Minor Consejo, unico presidente dei maggiori consigli politici dello Stato.

In effetti, pur mancando del tutto una legittimazione formale in riguardo al loro definitivo assorbimento, quale prova a suffragio della tesi di una stabilizzazione del rapporto avvenuta senza alcuna forzatura, gli storici indicano un documento datato 13 marzo 1231 in cui, per la prima volta, si usa la formula: "...siano consenzienti sia i Consiglieri che i tre Capi della Quarantia...".

La riaffermazione della preminenza del Minor Consejo su qualunque altro ufficio di presidenza esistente all'interno del sistema non fu tuttavia l'unico vantaggio che trasse l'ordinamento costituzionale della Repubblica. La presenza entro il Minor Consejo dei tre Capi face in modo che i problemi politici delegati alla competenza della Quarantia al Criminal venissero prima dibattuti entro questo ristretto Consejo, così che le eventuali divergenze di opinione venivano subito affrontate e, se del caso, appianate prima che la questione venisse sottoposta alla Quarantia.

Pur conservando formalmente la presidenza della Quarantia, dal corpo della quale vennero sempre designati, di fatto però i tre Capi vennero a trovarsi talmente assorbiti nell'espletamento del lavoro assegnato alla Signoria fino al punto che apparve evidente l'impossibilità per i tre designati di poter prestare la medesima attenzione sia alle deleghe attribuite alla Quarantia (che continuava a riunirsi a parte per l'elaborazione dei progetti finanziari e per l'amministrazione della giustizia penale in appello) e sia per le delicate competenze della Signoria.

Il problema venne definitivamente risolto dal Mazor Consejo, che approvando una specifica Parte intervenne sollevando da una parte del lavoro i tre Capi, ma non per questo rinunciando al complesso sistema dei controlli incrociati. Nel 1437 venne infatti istituito un nuovo ufficio, formato da tre membri, con il titolo di Consiglieri Inferiori (Consejeri da basso), uguali per dignità e per carica ai sei colleghi che componevano il Minor Consejo.

I Consiglieri Inferiori non partecipavano alle riunioni della Signoria, poichè il loro incarico era invece quello di rappresentare gli interessi della stessa presso la Quarantia, della quale ne assumevano la presidenza dei lavori che a loro veniva delegata automaticamente dai tre Capi al momento dell'elezione.

L’equilibrio venne così nuovamente ristabilito e tale rimase, perfetto ed immutato, fino alla fine della Repubblica.

 


 

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