Ospeai & Ospissi

Ospeal dei Sartori

SESTIER DE

 CANAREGIO

L'Arte dei sartori disponeva di un proprio ospeal, che pare venisse fondato nel corso del 1332, anche se probabilmente su questa data qualche confusione è insorta nel tempo, soprattutto a causa della presenza in questa parte della città di numerose altre strutture assistenziali.

L'Arte possedeva inoltre diciassette caxette in corte dei sartori (corte oggi non è più esistente) che anticamente formavano un blocco unico con l'ospeal; in esso e nelle caxette attigue veniva data ospitalità a vecchi sartori ammalati o ridotti in povertà.

L'edificio che ospitava l'antico ospeal è ancora oggi perfettamente riconoscibile in fondamenta dei sartori, al civico 4838, grazie al bassorilievo che si trova murato sopra la porta d'ingresso, che raffigura la Beata Vergine assisa in trono che tiene in braccio il Bambino, con al lato sinistro Sant'Omobono e sul lato destro Santa Barbara, sotto il cui patrocinio stava la schola dei Sartori, con la data del 1511.

Sulla cornice superiore sono incise le iniziali dei santi:

 

S HO[mo]B[ono]   S B[arbara]  

 

fra il bassorilievo di Sant'Omobono e la Vergine è incisa la data:

 

M D X I

 

sotto al trono della Vergine, nella parte inferiore:

 

OSPEDAL DEI

POVERI S[ar]TORI

 

Caduta la Repubblica nel 1797, seguendo la stessa sorte della schola dei Sartori l'antico ospeal venne soppresso in conseguenza agli editti napoleonici del 1806, le proprietà immobiliari vennero avocate al Demanio e poi vendute a privati, che lo trasformarono in abitazioni private.

Pure dopo aver subito vari restauri, l'impianto generale lo fa riconoscere ancora, nelle dimensioni e nella distribuzione planimetrica degli spazi, come un edificio ad uso collettivo.

In particolare, le dimensioni ridotte dello spazio centrale, che ha funzione di raccordo con gli altri ambienti richiama la struttura dell'Ospissio degli Scrovegni in Contrada Santa Margarita.

 


 

 

CONTRADA

SS. APOSTOLI

FONDAMENTA

DEI SARTORI

 

<< va indrìo

ti xe un forastier inluminà ?

va a vèder la

schola dei sartori

 

par saverghene de più ...

 

FRANCA SEMI

"Gli Ospizi di Venezia",

Venezia 1984