la mariegola |
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La mariegola riporta la data d'inizio del 1616. Nel 1663 il Capitolo decide la spesa di 1 ducato al mese "per far ardere li capitelli de la Madona", uno dei quali si trovava nei pressi dell'abazia di Santa Maria in Valverde, detta Misericordia, e l'altro nei pressi del monastero di Santa Caterina. Ogni compagno lascerà inoltre alla schola una piccola somma di denaro tolta dai guadagni giornalieri che servirà per aiutare i compagni ammalati, purché questi non mandino altri a sostituirli al lavoro. Trovandosi sulla rotta delle barche del tragheto par Muran (o de San Canzian), che garantiva appunto i collegamenti con l'isola lagunare transitando per il rio de noale, spesso insorsero asprezze tra le due fraglie a causa di noli abusivi praticati dai compagni del tragheto par Muran che si fermavano ad imbarcare passeggeri anche fuori dai confini stabiliti dalle rispettive mariegole. Nel 1676 sono riportati in mariegola i confini del tragheto: dal lato della Misericordia: dal ponte de San Felise (oggi ponte U. Belli) fino rio de la Sensa; dal lato di San Marcillian: dalla calle larga al ponte de Santa Fosca; dal lato di Santa Caterina: dal campo de le erbe attraverso il ponte dei franceschi, poi ponte barba frutarol, infine ponte de Ca' Dolze (ponti oggi tutti scomparsi dopo l'interramento ottocentesco dei relativi rii) angolo con il convento dei Gesuiti fino alle fondamente nove. La mariegola stabilì inoltre che essendo le rive davanti al monastero e convento di Santa Caterina dichiarate pubbliche, i compagni avrebbero potuto ormeggiare le barche giusto il tempo necessario ad imbarcare o sbarcare i passeggeri. Nel 1740 il Capitolo proibisce che nell'attesa di assumere noli i compagni ingannino il tempo con il gioco delle carte, della mora e delle buranelle; proibizione che dovrà essere ripetuta nel 1743.
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