la mariegola

schola de Sant'Agiopo

del tragheto al gheto vecio

SESTIER DE

 CANAREGIO

L'8 marzo 1507 i Provedadori de Comun finalmente concedono la gestione del traghetto posto "in mezo la fondamenta del geto de San Job" al gruppo di barcaroli che peraltro già lo gestivano da circa 30 anni. Il decreto fissa anche i confini, che vanno dal ponte de San Geremia fino al "ponte de piera" (oggi ponte dei tre archi). I nuovi confratelli potranno entrare nella schola solo nel giorno dedicato a San Giobbe, patrono del tragheto.

L'anno successivo, il 1508, i barcaroli che lavorano al tragheto non possono essere più di 36; il loro numero si ridurrà progressivamente fino ai 28 contati nel 1518.

Nel 1604 i Provedadori de Comun approvano la decisione della schola di collocare la propria sede in chiesa di Sant'Agiopo, dove i francescani hanno nel frattempo concesso ai confratelli l'uso dell'altare dell'Annunziata per le loro funzioni religiose.

Nel 1634 viene stretto un importante accordo con la schola de Sant'Andrea (traghetto de fora da e per Marghera e Mestre) che ha sede anch'essa nella chiesa di Sant'Agiopo e che ha licenza di ormeggiare dall'inizio del canal de canaregio e fino al "ponte de piera". Cercando comunque di evitare intralci per ormeggiare sulle rive, viene accettato che i barcaroli di quella schola sconfinino; in cambio però questo tragheto ottiene di poter fare anch'esso noli da e per Mestre.

Nel 1690 si trova trascritto nella mariegola del tragheto al Gheto Novo, che il tragheto al Gheto Vecio e quello di San Marcuola avevano raggiunto un accordo sui confini: San Marcuola avrebbe potuto far nolo sino al ponte de San Lunardo e quindi da questo ponte fino al canalazzo dalla banda di San Marcuola, mentre il Gheto Vecio poteva far nolo fino al ponte de San Lunardo ma non oltre.

Nel 1701 la schola sigla un'intesa con i Gastaldi della Nathion Ponentina (scuola ebraica) che prevede il trasporto delle salme per la loro sepoltura presso l'antico cimitero ebraico del Lido, destinato esclusivamente alla tumulazione secondo il loro rito. In questo periodo la schola conta l'assegnazione di trentuno libertà.

Nel 1775 per aver mancato di rispetto ad un ebreo, il Gastaldo e la Banca sospendono dal lavoro per tre mesi il barcariol Nicolò Cocaletto.

Nel 1782 la schola multa il barcariol Zamaria Todeschini per aver mancato di rispetto "al pastor del ponte de canaregio", non potendo egli riprendere il proprio lavoro se non dopo aver pagata la penalità.

CONTRADA

S. GEREMIA

CAMPO

S. AGIOPO

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