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SESTIER DE CANAREGIO |
ciexa de le Capuzine |
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CONTRADA S. MARCUOLA |
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CENNI STORICI: Nel 1612 il Governo concesse il permesso ad un gruppo di monache,
appartenenti all’ordine delle Cappuccine, di insediarsi in una caxa lungo l’antica fondamenta de la Crose (in seguito
denominata fondamenta de le Capuzine),
posta quasi di fronte alla chiesa di San Gerolamo,
prospiciente il rio omonimo. Due anni più tardi, nel corso
del 1614, fu possibile per le
monache costruire una piccola chiesa, che venne dedicata alla Vergine e a San
Francesco. Completata la chiesa, su una
porzione di terreno retrostante venne edificato il convento, i cui spazi,
come è possibile riscontrare in una pianta manoscritta raffigurante l’intero
complesso religioso, si articolava attorno ad un ampio cortile rettangolare e
a tre piccole corti. Completava la proprietà delle
monache cappuccine, dietro il cortile, un vasto orto che si prolungava fino a
raggiungere il bordo della laguna. La chiesa fu consacrata il
primo ottobre 1623. Nel primo Ottocento, con la
soppressione degli ordini religiosi effettuati in seguito agli editti
napoleonici, il monastero venne chiuso e le monache trasferite, mentre invece
la chiesa invece rimase aperta al culto e dipendente prima dalla parrocchia della
Madona de l’orto (San Cristoforo), poi in
seguito alla riapertura della chiesa di San Gerolamo,
avvenuta nel 1952, divenne succursale di quest’ultima. |
OPERE D’ARTE: Sopra il portale d’ingresso,
entro una nicchia, la scultura Vergine con il Putto (fine del ‘500), opera
attribuita a G. Campagna. |
LA FACCIATA E IL PORTALE Ai nostri giorni la piccola
facciata della chiesa risulta soffocata dall’alto edificio che, costruito sul
lato sinistro, ha preso il posto dell’antico convento. In mattoni a vista, la
facciata riprende il tipo a capanna con il timpano triangolare, al centro del
quale si apre un rosone. Quattro paraste corinzie, a tutta altezza, sostengono
la trabeazione ed il timpano. Caratterizzano la facciata le
finestre laterali ad arco e la sequenza verticale ravvicinata delle aperture,
costituita da portale, nicchia e rosone. |
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IL CONVENTO Nel primo Ottocento, con la
soppressione degli ordini religiosi effettuati in seguito agli editti
napoleonici, il monastero venne chiuso. Successivamente il municipio riscattò
dal demanio il complesso edilizio e dopo aver completamente demolito l’antico
convento, vi costruì una scuola. |
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