la mariegola |
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L'antica schola de devozion de San Biasio (per intenderci, prima dell'arrivo dei çesteri) venne fondata nel 1360 da un gruppo di devoti a seguito della licenza rilasciata dal Consejo dei Diese. La mariegola, oltre a definire le consuete disposizioni in merito alle cariche direttive e alla partecipazione alle funzioni religiose, regolamenta anche le finalità di mutuo soccorso che devono intercorrere fra i confratelli e le consorelle iscritti. Nel 1375 la schola riceve da ser Zorzi Todesco, della contrada San Zuane Grisostomo, una reliquia delle spine della corona di Cristo. Nel 1395 viene stilato un inventario, che riporta l'esistenza di ben tre mariegole: una "da Capitoli", una "de homeni" e una "de done". Nel 1446 viene ricordato nella mariegola che deve essere pagato con puntualità al parroco l'affitto annuo dei locali della schola. Nel 1491 viene dichiarato che la devozione è venuta meno ed il numero di confratelli e consorelle è molto diminuito, di conseguenza la gestione si va percicolosamente affievolendo con il rischio concreto che la schola venga soppressa. E' in questo momento che subentrano i çesteri, che in quell'anno avevano fondato la loro schola ponendola sotto la protezione di San Paolo Eremita. I çesteri si inseriscono ponendosi abilmente quasi come degli eredi, ed altrettanto disinvoltamente essi abbandonando immediatamente San Paolo Eremita, preferendogli San Biagio, ed ereditando così automaticamente tutti i diritti e i doveri della schola precedente. Nel 1534 insorge una controversia fra il parroco e la schola circa la casa dove è ospitata la sede di quest'ultima. Viene deciso infine che al pé pian (pian terreno) rimarrà ospitata la sala dell'albergo, senza obbligo di pagare alcun canone d'affitto, mentre la sala superiore viene riconosciuta di proprietà della parrocchia. Per contro, l'arca utilizzata per la sepoltura dei compagni, posta fuori della chiesa e presso il campanile, resta di proprietà della schola. Nel 1746, con la demolizione della vecchia chiesa ed anche degli stabili contigui, cessa anche la mansioneria quotidiana in favore della chiesa che era stata fondata dalla schola in tempi antichi. Caduta la Repubblica, al momento della soppressione della schola avvenuta nel 1808 in seguito agli editti napoleonici, la mariegola dell'Arte risulta essere già scomparsa.
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