schola de devozion |
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L'edificio che un tempo ospitava la sede della schola era costituito da una semplice costruzione ad un piano, come può essere verificato con facilità osservando il quadro del Canaletto, che ritrae appunto la veduta della chiesa di San Francesco de la Vigna. Dunque un ambiente piccolo ma decoroso, con il soffitto della sala Capitolare che era decorato con pitture di scuola del Salviati, raffiguranti nel comparto centrale il Nome di Gesù, circondato da angioletti, cherubini e grottesche, mentre alle spalle degli scranni della banca (la presidenza) era collocato un quadro raffigurante la Predica di San Bernardino, opera del Mancini che aveva anche dipinto cinque episodi della vita di Cristo. Caduta la Repubblica (1797), la schola venne soppressa in seguito ai decreti napoleonici del 1806, (che comportarono, fra le altre nefandezze, anche l'abolizione dell'ordine dei Frati Minori) e quindi completamente spogliata dei suoi arredi, che andarono dispersi. L'edificio venne abbattuto e l’area inglobata nel nuovo complesso che sorse accanto al palazzo de la Nunziatura, che in seguito completamente ristrutturato fu adibito prima a caserma e poi ad uffici del Genio Militare. Ai nostri giorni esso è stato trasformato in appartamenti riservati al personale della Marina Militare.
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