la mariegola |
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Il 3 dicembre 1512 i Provedadori de Comun riconoscono ufficialmente l'esistenza di questo tragheto, che peraltro già da alcuni anni prestava servizio alla città. Le barche non possono essere più di dieci, nè i compagni avere meno di quarant'anni. Con l'occasione vengono dettate anche le norme riguardanti l'elezione delle cariche interne, le penalità in caso di assenza e bestemmia, la partecipazione obbligatoria alle funzioni religiose. Dato che la riva di attracco non è sufficiente grande per tutte le barche in servizio, uno dei problemi ricorrenti all'interno della fraglia sarà la ricerca di spazi per l'ormeggio. In seguito a ripetute risse, i compagni nel 1519 stabilirono di buon accordo in mariegola che un numero variabile di barche fossero spostate presso la vicina chiesa di Sant'Antonin, a quel tempo con il rio omonimo che ancora la fiancheggiava. Sollecitati ad intervenire dalla schola, alla quale probabilmente la situazione era sfuggita di mano, nel 1563 i Provedadori de Comun vietano severamente ai compagni che si trovassero ormeggiati dallo stazio de Sant'Antonin fino alla chiesa di San Zuane dei Furlani di fare noli, qualora vi fossero state barche disponibili a questo servizio in tragheto. Nel 1573 i Provedadori de Comun acconsentono a che il numero delle barche assegnate al tragheto venga aumentato di due unità, essendosi incrementate le possibilità di lavoro; nel 1588 la stessa Magistratura permette di aggiungere una barca ulteriore affinchè con il guadagno sia possibile coprire le spese per l'olio del lume notturno al capitello della Madonna e per l'acquisto delle "paline" (pali) per l'ormeggio. Nel 1634 il Capitolo decide che il primo compagno in turno al mattino abbia a spazzare il tratto di selciato sotto il capitello della Madonna, con pena pecuniaria nel caso omettesse di farlo. Nel 1635, a difesa del tragheto viene pubblicato un editto secondo il quale resta vietato a chiunque di fare noli di barche dalla Celestia fino al tragheto di San Zanipolo, dal ponte di San Zuane Lateran e dalla chiesa di Sant'Antonin fino al ponte de la Pietà. Nel 1692 i Provedadori de Comun sollecitano la schola affinchè i suffragi si tengano nella cappella santa in chiesa di San Francesco de la vigna.
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