schola nathional |
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Nel secondo chiostro del complesso conventuale dei padri domenicani della chiesa di San Zanipolo, il giorno 8 maggio del 1566 venne concessa alla Università dei Xenoexi la cappella di San Nicolò, "con un luogo dietro l'altare ad uso di sacrestia". Nonostante che il patrono della schola fosse San Giorgio, come d'uso nella pala collocata sull'altare si trovavano raffigurati anche San Domenico e San Nicolò. Dentro la cappella i Xenoexi ottengono il permesso di celebrare la messa ad ogni festa e di seppellire i loro defunti sia in terra che in arche poste sulle pareti laterali. Nell'ottobre del 1579 i padri domenicani cessano la celebrazione di ogni funzione festiva, poichè i Xenoexi sono in grave ritardo con il pagamento di quanto era stato pattuito (25 ducati annui). Nel 1613, essendo il debito della schola arrivato ormai alla ragguardevole cifra di 175 ducati, i Xenoexi si accordano con i padri domenicani per versare subito la somma di 125 ducati ed il saldo dilazionato in 5 ducati all'anno. Ai buoni propositi della schola non fanno però riscontro le azioni opportune e così nel 1640 la Curia del Forestier autorizza i padri domenicani a rientrare in pieno possesso della cappella di San Giorgio, non avendo i Xenoexi rispettato i patti. Dopo la soppressione del monastero a seguito degli editti napoleonici del 1806 e l'inglobamento del grande complesso conventuale nella disponibilità immobiliare dei nuovi ospedali civili riuniti, l'antica sacrestia della cappella, recentemente restaurata, è oggi adibita a sala d'attesa per chi deve prenotare esami clinici negli ambulatori dell'ospedale.
(G. Vio - "Le scuole piccole nella Venezia dei Dogi" - pag. 186 - Vicenza 2004) |
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