la mariegola

schola del tragheto de San Zanipolo

SESTIER DE

CASTELO

Del testo originario della mariegola della schola se ne conserva solo un frammento del 1611, oltretutto molto danneggiato, che impone una giusta pena ai compagni che avessero pronunciato parole "nefande".

La causa della perdita fu il furto patito dal gastaldo della schola, tale Giacomo chiamato Andrea, al quale nel 1637 mentre appunto si trovava a far servizi a terra, venne rubata la gondola a bordo della quale, sfortunatamente, quel giorno aveva riposto anche l'importante volume.

Forse in seguito subito ritrovata, anche se sgualcita e rovinata, la mariegola venne quello stesso anno nuovamente iniziata, con l'invocazione alla Trinità e alla Madonna del Rosario, riconfermando subito dopo che i compagni che avessero bestemmiato o pronunciato "male parole" sarebbero stati multati.

Sempre nel 1637 viene stabilito che il primo di agosto si dovessero celebrare dodici messe all'altare della Croce della chiesa di San Zanipolo, dove la schola aveva la sede.

I confini del tragheto sono compresi fra il rio dei Mendicanti e il rio de San Zanipolo; aveva sedici libertà e come per gli altri traghetti da e per le isole lagunari, non teneva barche in servizio durante la notte.

Nel 1715 viene stabilito che il primo compagno del turno del mattino avesse da provvedere a rifornire d'olio il cesendelo che ardeva davanti al capitello della Madonna.

 


 

 

 

 

 

CONTRADA

S. MARIA FORMOSA

CAMPO

S. ZANIPOLO

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