la mariegola

schola de San Bortolomio

dei remeri de l'Arsenal

SESTIER DE

 CASTELO

Il 15 settembre 1307 la schola stabilisce la propria sede presso la chiesa di San Bortolomio. Nel 1361 la mariegola della schola de San Mattio attesta che l'altar maggiore della chiesa appartiene ai remeri.

Nel 1380 la Giustizia Vechia ordina che nessun remer lavori dopo il suono della marangona (l'Ave Maria) del sabato sera e tutta la domenica successiva, come pure nelle "feste solemne comandate per lo Comun de Veniezia".

Nel 1442 i Provedadori de Comun e i magistrati della Giustizia Vechia approvano la mariegola.

Nel 1461 viene stabilito che nella festa del patrono "tuti del mestier che sia in stà tera, debia venir al cancelo a tuor el so pan" e pagare la luminaria.

Nel 1480 la schola stringe accordi con il Capitolo dal quale ottiene un'arca "subtu porticu" della chiesa per poter seppellire i propri confratelli. La schola s'impegna a non trasferirsi altrove e il Capitolo si impegna a non allontanarla mai dalla chiesa.

In un inventario di quanto possiede la schola, viene elencato un penelo da corpi, da usare nei funerali, che si conserva con la sua mazza in un'apposita cassetta; un penon grande d'oro con la sua tela per coprirlo e l'asta; un penon de cendado con asta e fodera; due bandiere da trombetti; due bandiere de cendado zalo; una mariegola nova "fodrada de veludo blavo, varnida d'arzento", riposta in una custodia di cuoio; una mariegola vecchia.

Nel 1539 fra i remeri e il Capitolo viene stipulato un nuovo accordo in base al quale la schola potrà fare la propria arca "dalla banda sinistra della cappella granda" vicino all'altare del Santissimo, essendo stata invasa dall'acqua marina la vecchia arca sotto il portego.

Nel 1597 la schola spende 588 ducati per l'altare, la pala, i due quadri laterali, le finestre e i due "dopieri grandi" nella chiesa di San Bortolomio.

Nel 1617 il Santissimo è conservato nel tabernacolo posto sull'altare maggiore che appartiene ai remeri. Il Capitolo si accorda con la schola del Santissimo per la celebrazione delle messe affinchè quest'ultima possa godere delle indulgenze concessa da papa Pio V.

Nel 1624, in occasione dell'ampliamento della chiesa di San Bortolomio, la schola si tassa per coprire le spese per il rinnovo dell'altar maggiore, che è di sua proprietà.

Nel 1628 viene stabilito con il Capitolo che la schola conserverà le proprie cose in alcuni armadi posti nel locale sopra la sacrestia, senza che possa per questo vantare alcuna forma di proprietà.

Nel 1764 il Senato consente che la schola del Santissimo della chiesa di San Bortolomio acquisti dai remeri l'altar maggiore per 1800 ducati. La schola potrà spenderne fino a 400 nella chiesa in cui sceglieranno di trasferirsi "con comodo di altare, arca e organo".

Nel 1766 la schola stringe accordi con i religiosi della chiesa di San Francesco da Paula (contrada San Piero de Castelo), dove si è trasferita lasciando la chiesa di San Bortolomio.

Nel 1791 l'inventario degli argenti della schola riporta che la mariegola aveva due copertine esterne d'argento e che il penelo (stendardo) recava una impronta d'argento.

 


 

 

CONTRADA

S. PIERO DE CASTELO

RIO TERA'

S. DOMENEGO

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