La sarìa curiosa ...

piera del bando

SESTIER DE

 S. MARCO

Questa curiosità non ha il pregio dell'originalità, la  piera del bando  a Venezia non è una sola, ma più esattamente due. Una è per l'appunto questa di cui qui si parla, collocata in piazza San Marco ed oggi purtroppo privata della scaletta che invece in alcune antiche stampe è chiaramente visibile, l'altra è situata a Rialto, in campo San Giacometo, integra della scaletta ed altrimenti conosciuta con l'appellativo di el gobo de Rialto.

Assieme alle due colonne acritane, collocate poco distanti, anche questo tronco di colonna pare sia stato qui trasportato da Tolemaide (l'antica Acri), quale bottino di guerra dopo la vittoriosa guerra combattuta nel 1256 contro i Genovesi, così descritta in breve dal Miozzi, ("Venezia nei secoli, la città", VENEZIA, 1957, vol.I, pag. 143):

"Lunghe e sanguinose furono le lotte tra Venezia e Genova, e una causa occasionale fu il possesso della Chiesa di S. Saba in Tolemaide chiamata anche Acri, dove nel 1256 i Genovesi si erano fortificati. Lorenzo Tiepolo che stava ancorato a Tiro con 13 galere, ebbe ordine dal Senato di comporre la questione; assalì egli il monastero di S. Saba ed in un sol giorno si impadronì di esso e della città di Acri; (…). A memoria di questo trionfo i Veneziani inviarono in patria un grosso tronco di colonna di porfido, già usato in Acri per rendere pubblici i bandi e le grida; (…)".

Il Tassini non fa alcuna menzione della  piera del bando , ne parla invece il Lorenzetti, ("Venezia e il suo estuario", TRIESTE, 1975, pag. 166):

"(…) Accanto all'ARCATA D'ANGOLO, in cui si ripete il motivo architettonico del lato opposto (sec. XIII): PIETRA DEL BANDO, tronco di colonna di porfido, trasportata, sembra, nel 1256, dalla Siria (da S. Giovanni d'Acri): di qui il Comandador bandiva le leggi che venivano altresì proclamate dall'altra pietra del Bando in Rialto - Travolta nel 1902 dalle rovine del campanile di San Marco, protesse e salvò miracolosamente da rovina l'angolo della Basilica. (…)"

Come si è appena letto, una ulteriore particolarità interessa questo tronco di colonna che fungeva da  piera del bando : il merito appunto di aver fatto da scudo alla retrostante colonna d'angolo della Basilica, proteggendola dall'urto dei detriti provocati della rovinosa caduta del campanile di San Marco: edito dal COMUNE DI VENEZIA, ("Il campanile di San Marco, il crollo e la ricostruzione. 14 luglio 1902 - 25 aprile 1912", VENEZIA, 1982, pag. 43) si legge:

"(…) Prodigiosa apparve l'incolumità della Basilica. La "Gazzetta di Venezia" parlò di una "forza divina" intervenuta a tempo, "Il Gazzettino" di "un vero miracolo". Un grosso masso di marmo aveva colpito, divelto e spostato, all'angolo sulla Piazzetta, la cilindrica "pietra del bando", che così frenò la corsa delle macerie e impedì che esse colpissero le delicate colonne d'angolo della Basilica. (…)".

 


 

 

 

CONTRADA

S. MARCO

PIAZZA

S. MARCO

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