La sarìa curiosa ...

l'abate spostà

SESTIER DE

 S. MARCO

In campo San Maurizio, proprio al bordo dell'immaginario rettilineo seguito quando ci si trovi nell'occorrenza di attraversarlo andando verso o provenendo da campo Santo Stefano, è facile scorgere, in mezzo al grigiore della trachite del selciato, due lastre di marmo rosa accostate: la più piccola conserverà, ancora per pochissimo tempo, le già labilissime tracce di un'antica iscrizione, quella più grande ha nel mezzo il segno di un buco a foggia quadrata, oggi malamente tappato.

Proprio in questo punto era situato  l'abate spostà , ossia il pilo in bianca pietra d'Istria dove nei zorni ordenadi (giorni previsti) veniva innalzato inizialmente il vessillo della schola nathional dei Albanesi ed in seguito quello della schola dei pistori, che riunivano i rispettivi capitoli nell'edificio facilmente riconoscibile addossato sul fianco sinistro della chiesa di San Maurizio, in calle del Piovan.

Nel corso dell'800, per la dubbia comodità di transito dei passanti, l'antico  abate  venne inspiegabilmente divelto dal suo luogo originario e, appunto,  spostà  (spostato) più verso il centro del campo, dove ancora oggi è visibile.

A causa di questo spostamento, l'iscrizione posta a terra è rimasta priva della naturale protezione costituita dall'  abate  stesso, restando così esposta al metodico calpestìo di migliaia e migliaia di suole, venendo di conseguenza completamente cancellata e quindi perduta.

Di questa curiosità non ne parla il Lorenzetti, ne parla invece il Tassini (Curiosità Veneziane, VENEZIA, 1886, pag. 12): (...) La Scuola degli Albanesi a S. Maurizio si convertì negli ultimi tempi della Repubblica ad uso delle riduzioni dei Pistori. Perciò in Campo S. Maurizio scorgevasi una lapide innestata al selciato coll'iscrizione:

 

LOCO DELLO STENDARDO

DELLA SCOLA DELLA

B.V. DEI ALBANESI

ORA DEI PISTORI

 


 

 

 

CONTRADA

S. MAURIZIO

CAMPO

S. MAURIZIO

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