SESTIER DE

S. POLO

San Cassiano di Todi, vescovo e martire

CONTRADA

S. CASSAN

ricorrenza il giorno 13 agosto del calendario liturgico veneziano

Santo titolare della chiesa:  SAN CASSAN

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Il Baronio inserì il nome del Santo nel "Martirologio Romano" il giorno 13 agosto, basandosi sulla cronaca di una passione alquanto leggendaria, pervenuta dalla Chiesa tudertina. In questo documento, che pare non poter essere comunque anteriore al VI secolo, si narra che Cassiano, nipote del prefetto di Roma, Cromazio, aveva studiato diritto e medicina e durante la persecuzione di Diocleziano ebbe per un periodo in custodia il vescovo di Todi, Ponziano, sotto la cui influenza Cassiano arrivò a convertirsi al cristianesimo.

Nominato vescovo da papa Marcellino, venne da questi inviato alla sede episcopale di Todi, dove però egli venne incarcerato nel corso di una persecuzione e sebbene il fratello Venustiano ora lusingandolo, ora minacciandolo, tentasse in ogni modo di farlo apostatare, Cassiano rimase sempre fermo nella sua fede, venendo ucciso il 13 agosto dell'anno 304.

Gli anacronismi e le falsificazioni contenute nel documento appaiono in tutta evidenza, tanto da far dubitare sull'esistenza di un Cassiano, vescovo di Todi, che, d'altronde, è sconosciuto anche alle più antiche fonti tudertine. Inoltre, la coincidenza del dies natalis con quello di Cassiano di Imola e parecchi particolari della passione, derivati dal racconto di Prudenzio, inducono a pensare che Cassiano sia stato confuso col santo imolese venerato a Todi e in seguito creduto vescovo locale.

A questo proposito si racconta che nel 1301 il vescovo Nicolò Armato avrebbe trasferito il presunto corpo di Cassiano dal luogo del martirio alla chiesa di San Fortunato, e lo avrebbe posto sotto l'altare maggiore; tuttavia, in seguito a dei lavori fatti a questo altare, nel 1596 il corpo fu nuovamente trasferito dal vescovo Angelo Cesi e, infine, nel 1923 il vescovo Luigi Zaffarami ne fece la solenne ricognizione.

Dopo la prima traslazione, il capo fu conservato in un reliquiario a cassetta, coperto di lamine d'argento e adorno di immagini dorate del Crocifisso, della Vergine e di San Giovanni Evangelista.

 

San Cassiano
L'iconografia ufficiale ritrae il Santo con in mano la palma del martirio.

San Cassiano

L'etimologia del nome deriva dal latino: "armato di elmo".