la mariegola |
|
||
|
Nel 1447 dentro l'arca della schola dei trombettieri e sonadori de pifferi viene sepolto un compagno di professione barbier. Nel 1450 vengono stipulati accordi fra i due Gastaldi (vecchio e nuovo) uniti ad alcuni rappresentanti dell'Arte (Daniele per l'arpa, Gasparino trombetier e Giovanni feraler) con il Capitolo della chiesa di San Silvestro per poter installare la sede dell'Arte in questa chiesa, celebrando la festa patronale (2 febbraio) all'altare maggiore. Il Patriarca di Grado, sotto la cui giurisdizione è posta la chiesa parrocchiale di San Silvestro, approva gli accordi qualche mese dopo. Nel 1468 la schola assieme a quella dei barileri ricevono in affitto dalla parrocchia un ambiente in cui tenere i loro Capitoli. Nel 1545 insorge una vertenza tra la schola e il Capitolo parrocchiale che, presentata alla curia patriarcale, viene risolta dichiarando pienamente operanti gli accordi stipulati nel 1450. Nel 1623, il vicecancelliere della curia patriarcale, durante la trattazione di una causa fra la schola e il Capitolo parrocchiale, riguardante la proprietà dell'altare, constata che nel coro della chiesa è conservato in un armadio, con le ante dipinte con strumenti musicali, un penelo (stendardo) nel quale si vedono persone intente a suonare. Sulle tre aste processionali sono intagliati strumenti musicali. Sulle colonne dell'altare sono scolpite "trombe squarzate, pive et violini". Due sono i paliotti dell'altare, uno più vecchio in legno, sul quale sono dipinti "angeli che suonano", l'altro di "cuoridoro" con dipinti "pifari et altri instromenti". Sulle portelle dell'altare "che serano la Madonna" sono dipinte "persone che suonano"; nei piedistalli degli angeli dorati che pure sono sull'altare, sono intagliati "istrumenti per sonar". Su la colonna che sostiene la scoletta, fuori della chiesa parrocchiale, sono scolpiti "instrumenti da sonar", mentre sugli stipiti sono scolpiti "botteselle e mastelli" (la sede della schola era infatti in comune con quella dei mastelleri). Nel 1672 la schola decide di rinnovare l'altare, che con l'occasione sarà anche spostato. L'anno seguente vengono stretti accordi con il Capitolo per il rinnovo dell'altare, che è dell'arte dei sonadori; la schola della Madonna della Pietà, alla quale era stato assegnato, ne avrà un altro, cessando così ogni motivo di lite. Nel 1747 ogni debito che la schola aveva con il Capitolo per il completamento dei lavori, è stato saldato.
|
||
|
|||
|