le séte contrade del
Sestier de SANTA CROSE
Il Sestier de Santa Crose è delimitato lungo tutto il lato nord dal Canalasso; sul lato ovest dal rio de Santa Marta e sul lato sud-est dalla direttrice costituita dal rio de Santa
Maria Mazor, rio dei Tre Ponti, rio del Magazen, rio del
Gafaro, rio del Malcanton, rio de San Pantalon, rio de le
Muneghete, rio de San Zuane Evangelista, rio de San Giacomo da l’orio, rio de San Boldo,
rio
de le do Torre, rio de la Madoneta, rio de San Cassan.
Anticamente ricomprendeva ampie zone lacustri, che
concorsero ad intitolare “Luprio” una parte del suo territorio. Il Sestier conobbe, fin dai primi tempi della Serenissima, un’intensa
attività idraulica ed urbanistica, specialmente nell’area contigua al mercato
di Rialto con conseguente sviluppo edilizio quali-quantitativo assai
rilevante. Il collegamento alla terraferma operato dal ponte
ferroviario translagunare del 1800, concluso con la stazione in Sestier
di Canaregio; il ponte automobilistico della
prima metà del 1900 assieme alla creazione di Piazzale Roma; l’apertura del rio Novo a rapido collegamento fra la zona dei garages ed il
centro città, hanno concorso a snaturare definitivamente una parte di Venezia
che fino ad allora si era mantenuta più conforme al paesaggio di campagna:
costellata di depositi, magazzini, piccole industrie ma anche di insediamenti
monastici. Il collegamento pedonale fra il Sestier
de Santa Crose ed il Sestier de
Canaregio venne garantito dal ponte
dei Scalzi (oggi
uno dei quattro che attraversano il Canalasso) realizzato nel 1858
dall'architetto austriaco Alfred Neville
sotto la dominazione asburgica, per migliorare l'accesso alla stazione ferroviaria
recentemente costruita. Si trattava di un ponte in ghisa
a struttura rettilinea, molto simile a quello eretto pochi anni prima dallo
stesso Neville all'Accademia. Lo stile
dichiaratamente "industriale" mal si conciliava esteticamente con
le strutture circostanti. La ghisa inoltre cominciò dopo pochi anni a dare
segni di cedimento strutturale in alcuni punti, per cui il Comune di Venezia
fu costretto nei primi anni trenta a procedere alla sostituzione
con il ponte odierno, progettato dell'ingegnere Eugenio Miozzi (1889-1979)
a singola arcata interamente in pietra d'Istria. I lavori di costruzione iniziarono il 4 maggio 1932 e terminarono il 28 ottobre 1934. Sette infine erano le Contrade in cui era suddiviso il territorio del Sestier
de Santa Crose, il quale oltretutto della
propria già ristretta area ne cede una porzione alla Contrada San Cassan, del Sestier de San Polo ed un’altra frazione a favore della Contrada San Pantalon del Sestier de Dorsoduro. Nel
corso del 1800 venne demolita la chiesa parrocchiale della Contrada di Santa
Crose, (che appunto dava il nome al Sestier); le rimanenti parrocchiali sono invece ancora esistenti. |
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Santa Croce |
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San Giacomo Apostolo |
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Santa Maria Madre di Dio |
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San Simeone Profeta |
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Santi Simone e Giuda Apostoli |
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Sant'Eustachio |
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San Giovanni decollato |
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