Fin dal principio del secolo XVI, la direzione sullo
sfruttamento del bosco del Montello spettava al Senato,
che a sua volta delegava l'incombenza della sorveglianza a uno dei tre Patroni a l'Arsenal,
il quale circa due volte l'anno usciva da Venezia per recarsi
ad ispezionare quel luogo.
A partire dal 1519 però, il Consejo dei Diese iniziò (come progressivamente
poi avvenne in altri campi della pubblica
amministrazione), ad ingerirsi della questione della
sorveglianza dei boschi pubblici in modo
sempre più diretto, tanto che, a partire da quest'anno,
il Patrono a l'Arsenal ricevette l'ordine di
partire per l'ispezione da questo Consiglio e non dal Senato.
A partire dal 1523, essendo ormai considerando quale
affare di Stato la preservazione del bosco
(sfruttato per la costruzione delle galee), il Consejo dei
Diese avocò ufficialmente
a sè l'intera materia, decretando nel contempo l'assoluto divieto di
tagli sotto pena di severissime sanzioni e
subordinando ogni rilascio di permesso per nuove costruzioni
nell'area del bosco alla strettezza dei 3\4 dei voti di
questo Consiglio unito alla sua Zonta.
La capacità e la lungimiranza dell'intervento del Consejo
dei Diese venne
solennemente riconosciuta anche dopo la radicale riforma
alla quale esso fu sottoposto nel corso del 1582\83, quando
appunto la tutela del bosco del Montello non venne alienata dalle
attribuzioni di sua pertinenza.
Premettendo la sua confermata autorità in
materia, nel 1587 il Consejo dei Diese deliberò
l'istituzione di un Provedador, che fosse tolto dal suo corpo e con
durata di carica di un anno,
col titolo di Provedador sora il Bosco del Montello.
In supporto esecutivo per l'applicazione dei provvedimenti, ad
esso
venne assegnato un Cancellier ed un congruo numero di
funzionari provenienti dal basso ministero, nonchè il mantenimento a spese pubbliche di
un'abitazione (che venne chiamata Provedaria) situata
all'interno del bosco dove risiedeva in permanenza il
Capetanio.
Con decreto approvato nel 1690 i Provedadori divennero tre,
con anche due Supplenti costituiti dai membri del
Consejo dei Diese che nel ballottaggio per l'incarico avessero
ottenuto il maggior numero di voti dopo gli eletti;
contemporaneamente la durata dell'incarico venne elevata da
uno a due anni.
Nella solco della migliore tradizione amministrativa veneziana, s'intendevano esclusi i candidati che
prima non avessero giurato di non possedere beni entro il raggio
di cinque miglia dai confini del bosco; tale norma venne
ulteriormente inasprita nel 1668, quando l'incarico si rese
incompatibile per i nobilomeni che vantassero possedimenti entro il
territorio dei ventitre Comuni che circondavano il bosco.
-
chiudere le cause civili intentate dai privati che, in seguito
alla conterminazione dei confini del bosco,
avevano sofferto la perdita di terreni, non portando però il
contenzioso oltre il limite dei novanta giorni;
-
sorvegliare che le chiese ed i monasteri
situati in prossimità dell'area boschiva, non si espandessero
occupando abusivamente porzioni di terreno demaniale;
-
far
vendere la legna tagliata, versandone con sollecitudine il
ricavato nella cassa del Consejo dei Diese;
-
recarsi personalmente in visita al bosco almeno per tre volte
all'anno (informando i tre Capi del Consejo dei Diese
sulla data prevista per la partenza, in modo da riceverne gli
opportuni ordini);
-
presentare al ritorno ai tre Capi del Consejo dei Diese
una nota sulle spese sostenute ed una relazione scritta
(dal 1699 l'obbligo di trasferta venne limitato a due volte
all'anno) e riferendo sulle spese sostenute per le visite al
bosco;
-
fra
i ministri assegnati all'ufficio, i Provedadori ne sceglievano
uno al quale delegavano il compito della custodia ed della sorveglianza
in loco dell'area protetta, prassi che fin dal 1527 era stata
introdotta dal Consejo dei Diese e Zonta il quale
con proprio decreto che aveva stabilito che tale compito venisse
affidato ad uno dei marangoni dell'Arsenale, scelto dai voti congiunti dei Provedadori al Bosco del
Montello e dei Patroni a l'Arsenal e confermato in
seguito dal Consejo dei Diese. Con il titolo di Capetanio del Montello
egli aveva riconosciuto uno stipendio mensile, era
coadiuvato da tre uomini di sua fiducia e da due domestici (per
i quali prestava pieggeria
per le eventuali mancanze). Muovendosi a cavallo essi
continuamente pattugliavano il bosco, risiedendo nella
Provedaria, dando pratica esecuzione a quanto il
Consejo dei Diese ordinava ai Provedadori.