Ospeai & Ospissi |
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Sia per la condizione di schiavitù in cui erano stati tratti a Venezia dopo la vittoria dei cristiani alla prima crociata (1099), sia successivamente per ragioni di scambi commerciali, affluirono a Venezia dal Levante molte persone che non professavano la religione cristiana, essendo in grande maggioranza mussulmani. A partire dal 1557, coloro tra questi che desiderassero abbracciare il Cristianesimo poterono riunirsi in un ospissio, la cui prima sede fu inizialmente in Contrada San Marcuola, Sestier de Canaregio ma che poi si trasferì in Contrada Santi Apostoli, Sestier de Canaregio. Effettivamente, grazie alla dichiarazione dei beni resa nel 1566 al Colegio dei Diese Savi a le Decime, tale Giacomo Malipiero dichiarava che una casa di sua proprietà posta dietro la chiesa dei Santi Apostoli era affittata ai Catecumeni. L'ospissio sorse sul modello di quello che San Ignazio di Lojola aveva fondato poco tempo prima a Roma, avendo quale fine la conversione e la preparazione degli Infedeli all'entrata nella Chiesa cattolica e apostolica romana. All'indomani della vittoriosa battaglia navale di Lepanto (1570), un largo numero dei prigionieri turchi che arrivarono in città chiesero di potersi convertire, spingendo oltre misura la capacità ricettiva dell'ospissio. Ciò rese necessaria l'individuazione di una nuova collocazione e la scelta cadde su di un edificio, assai più ampio, che si trovava in questa Contrada, dove infatti l'Istituzione presto si trasferì. L'ospissio, in breve conosciuto in città anche come Pio Loco dei Catecumeni, venne ricostruito nel 1727, questa volta sulla base del progetto redatto dell'architetto Giorgio Massari. Il nuovo edificio si sviluppa intorno ad un cortile con un piccolo chiostro e la relativa planimetria mutua quella del convento delle Zitelle, Sestier de Dorsoduro, Isola de la Zueca, esempio spesso imitato dai grandi complessi ospedalieri per la funzionalità della soluzione adottata per l'uso degli spazi. Di molto sobrio aspetto, fra le due ali dell'ospissio che la sovrasta è racchiusa la chiesa, dedicata a San Zuane Battista. Un bassorilievo murato in un ramo della vicina calle del squero raffigura il battesimo di Cristo, chiara allusione alla missione dell'ospissio.
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