Ca’ & caxe

Ca’ Bernardo

SESTIER DE

 S. POLO

Ubicazione

CAMPIELLO DE LA MADONA   1978

La facciata principale prospetta sul Canalasso.

proprietà

Costruita dalla famiglia Giustinian, venne poi acquistata dai Piatti quindi la proprietà passò nel 1651 ai Bellotto, ed poi nel 1694 ai Bernardo, che ne rimasero proprietari fino al 1868 quando il Ramo si estinse.

In seguito la magione cambiò ripetutamente proprietario, finchè nel 1882 arrivò per lascito testamentario agli editori Naratovich che vi installarono la tipografia.

Oggi è in parte adibito a sede universitaria, mentre il secondo piano è abitato dalla famiglia Avogadro degli Azzoni.

descrizione architettonica

Ca’ Bernardo si affaccia sul Canalasso nel punto in cui vi confluisce il rio de la Madoneta. Grande ed imponente costruzione in stile “gotico fiorito”, fu realizzata certamente prima del 1442, poiché un documento prova che in quella data già vi era ospitato Francesco Sforza.

Essa costituisce un esempio ben conservato di magione concepita per ospitare in modo autonomo una famiglia per ciascuno dei due soleri (piani) nobili. Si notino sul prospetto le tre delicate cornici marcapiano che corrono per tutta larghezza della facciata ed il gioco della pietra d’Istria sugli spigoli del fronte. Si osservi infine come la diversa larghezza degli archi delle due polifore non abbia permesso al costruttore di poterle sovrapporre con esattezza una sull’altra.

La facciata si eleva per quattro piani: pé pian (piano terra), primo soler nobile, secondo soler nobile, terzo piano.

Al pé pian si aprono le due grandi porte da mar, ad arco acuto. E’ in questa parte del prospetto che si coglie l’evidente disassamento dell’esafora del primo soler, con conseguente spostamento della porta da mar a destra rispetto all’insieme, che invece è perfettamente simmetrico rispetto all’asse verticale mediano. Infine, con riferimento alla pianta di Venezia del 1500 realizzata da Jacopo de' Barbari, il pé pian era in origine alleggerito da finestre ad arco, quindi di diversa fattura rispetto alle attuali.

Al primo soler nobile, inserita entro cornice a torciglione, la grande esafora ad arco acuto, ciascuno ornato dal caratteristico rosone alla cuspide; in basso il pergolo (balcone) aggettante continuo. Ai lati le due coppie di monofore ad archi ogivali ed il rosone in cuspide, inserite nelle belle cornici a torciglione.

Al secondo soler nobile si apre la bellissima esafora centrale (che rimanda nello stile alle polifore di Palazzo Ducale) chiusa in basso da una semplice balaustra. Essa è decorata con sontuosi quadrilobi che sottolineano la curva ogivale degli archi. Ai lati le due coppie di monofore sono abbellite dao un delicato capitello pensile, mentre la cuspide è ornata dal caratteristico rosone. Sono anch’esse inserite entro le cornici a torciglione. Due stemmi, del 1470, sono collocati tra le due coppie di monofore.

Al terzo soler, di più semplice fattura, è collocata nel centro la quadrifora ed ai lati le due coppie di monofore nel medesimo stile.

La larga corte interna di Ca’ Bernardo conserva ancora una parzialmente originale ma pesantemente restaurata scalinata esterna con piccole sculture sulla balaustra, che conduce al portego del secondo soler nobile.

note

Al tempo in cui acquistarono la Ca’, i Bernardo erano “cittadini originari” mercanti di colori. Solo nel 1780, con Alessandro Bernardo e contro versamento di una forte somma in denaro, la famiglia venne accolta nel patriziato veneziano; la casata era dunque compresa nel novero di quelle chiamate “patrizi per soldo”.

Nessun legame di parentela intercorreva con la famiglia Bernardo del Ramo di Sant’Agostin, che invece era stata accolta in Mazor Consejo fin dal 1293.

altre Ca’ di rami

della casata

right13.gif Ca’ Bernardo a Sant’Agostin

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CONTRADA

S. POLO

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