L’attuale Ca’
Zen è il risultato di una ristrutturazione
del preesistente edificio gotico eseguita nel corso del Cinquecento con
intervento di Baldassarre Longhena. L’edificio
si sviluppa su tre piani: pè pian
(piano terra) e due soleri
(piani) nobili. La planimetria interna è a forma di “L”.
La
facciata principale è caratterizzata dalla presenza centrale della bella
porta da mar rinascimentale con
testa virile alla chiave di volta; al primo piano nobile una quadrifora
archiacuta con colonne a capitello ionico (aggiunta posteriore) e grande pergolo (balcone) aggettante
sostenuto da mensole zoomorfe, con due leoncini accosciati ai due angoli
della balaustra; ai lati due coppie di monofore archiacute trilobate con pergolo di ridotto aggetto.
Al
secondo piano nobile una seconda quadrifora archiacuta anch’essa con
colonne a capitello ionico (aggiunta posteriore) e con pergolo aggettante sostenuto da robuste mensole; ai lati due
coppie di monofore archiacute ciascuna con pergolo di ridotto aggetto.
Sopra
il tetto, due slanciati obelischi, simbolo del comando militare navale.
Nel
corso del 1765, il secondo piano nobile fu decorato da Jacopo Guarana e più
tardi anche da Sebastiano Santi.
Sulla
sinistra di Ca’ Zen si sviluppa il
piccolo e raccolto giardino, nel quale si trova una bella fontana gotica del
primo periodo. Sopra il cancello che chiude lo spazio verde, è forgiata l’arma
della famiglia Zen con il corno ducale.
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