schola de devozion

schola de San Francesco ai Frari

SESTIER DE

 S. POLO

Originaria della Contrada Santa Giustina, Sestier de Castelo, la schola colà sosteneva attivamente l'opera assistenziale svolta dall'ospissio de la Pietà a favore dei bambini abbandonati.

Ciò nonostante, nel 1356 il gastaldo propose di spostare la sede della schola dalla chiesa di San Francesco de la vigna presso quella dei Frari, ma una parte dei confratelli sollevò la propria contrarietà, temendo che ciò potesse causare "lo detrimento che riceveranno li fantolini del ospedal de la Pietade" e pertanto contro questa proposta essi si appellarono direttamente all'autorità del Dose.

Dopo lunghe discussioni, nel 1357 fu alfine stabilito che per non compromettere l'importantissima attività svolta dall'ospissio de la Pietà la schola rimanesse in Contrada Santa Giustina, nella chiesa di San Francesco de la vigna, ma veniva lasciata ampia libertà ai confratelli che lo desiderassero di spostarsi in Contrada San Tomà presso la chiesa dei Frari, restando tuttavia inteso che nessun iscritto a una delle due schole avrebbe potuto partecipare alla vita dell'altra e viceversa. Così infatti accadrà e le schole diverranno due.

La sede della schola ai Frari venne collocata in un edificio che si affacciava verso il campo Frari, lungo il lato di salizada San Rocco, al civico 3028. L'edificio, eretto nel 1437, si presentava, come anche è possibile osservare in alcune incisioni del Marieschi e del Lovise, con architettura rinascimentale e con un portale sormontato da un bassorilievo, probabilmente raffigurante il Santo patrono.

Nel 1648 il Ridolfi ricorda all'interno della schola la presenza di numerosi ornamenti pittorici, tra i quali: dieci quadretti di Girolamo da Santacroce raffiguranti la Vita di San Francesco e un ciclo di dipinti del Pordenone, posti a decorare il soffitto, raffiguranti San Francesco che riceve le stimmate, i quattro Evangelisti, San Luigi da Tolosa, Sant'Antonio da Padova, San Bonaventura e San Bernardino.

Caduta la Repubblica nel 1797, a seguito dei decreti napoleonici del 1806 la plurisecolare attività della schola venne bruscamente interrotta. La maggior parte dei dipinti venne dispersa e l'immobile avocato al Demanio che lo spogliò di ogni cosa e lo vendette in seguito a privati. Oggi l'antico stabile, dopo essere stato ampiamente ristrutturato, ha al pianterreno un esercizio commerciale.

 


 

 
l'edificio attuale in salizada San Rocco

 

CONTRADA

S. TOMA'

SALIZADA

 S. ROCCO

 

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ti xe un forastier inluminà ?

va a veder a S. Giustina la

schola de S. Francesco

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia",

pag.102, Verona 1980

 

FRANCA SEMI "Gli Ospizi di Venezia",

pag.163, Venezia 1984