nizioleti

campo del Tiziano

SESTIER DE

 CANAREGIO

 

A torto viene spesso affermato che la denominazione campo del Tiziano sia moderna, assegnata quando l'abate Cadorin pubblicò l'operetta intitolata: "Dello Amore ai Veneziani di Tiziano Vecellio". Ciò perchè  nella "Descrizione" della Contrada San Canzian del 1661 si trova nominata l'esistenza della calle del Tizian. L'abate Cadorin ebbe di certo anche il merito di provare che il grande pittore abitava in una casa, posta qui vicino.

Si rileva che l'edificio venne fabbricato nel 1527 dal patrizio Alvise Polani e che nel 1531 Tiziano la prese in affitto dal Nobilomo Leonardo Molin, marito di Bianca Polani, figlia di Alvise.

Nel 1549 Tiziano prese in affitto direttamente da Bianca, rimasta nel frattempo vedova, anche un vicino terren vacuo, che in breve trasformò in un luogo ameno dove egli si intratteneva con gli amici. Di questo giardino ne parla il Rettore Priscianese in calce dei sei "Libri della Lingua Latina", dati alle stampe nel 1540, dicendo che assieme all'Aretino, il Sansovino e Jacopo Nardi, egli venne qui invitato dal Vecellio a ferrar agosto. L'orto era posto allora "nella estrema parte di Vinegia, sopra il mare, là onde si risguarda la vaga isoletta di Murano, ed altri luochi bellissimi".

Il Tiziano abitava la medesima casa ancora nel 1566, trovandosi in quell'anno che la "Condizione" dei beni del pittore così inizia: "Io Titian Vecellio q. m. Gregorio, habitante in la contrà di S. Cantiano in le case della mag. mad. Bianca Polani".

Nel 1571 egli rinnovò le locazioni con i proprietari nel frattempo succeduti alla defunta Polani, ed in questa sua casa il Tiziano rimase fino alla sua morte, avvenuta il 27 agosto 1576, il che è provato dalla fede seguente: "1585, 27 giugno. Alli Chiaris. sig. Avvog. et a qualunque Magist. Faccio fede io pre' Domenego Thomasini piovan della gesia di S. Cancian qualmente nel 1576, 27 agosto, morse il mag. m. Tizian Vecelio pitor, qual stava in biri grando nella mia contrada, come apar per nota B. livro appresso di me, e fu sepolto ali fra menori. In q. fidem. Di giesia ali 27 zugnio 1585. Idem presbiter ut supra scripsi et sigillavi".

La casa del Tiziano, dove successivamente abitò anche il figlio Pomponio e poi, in epoche più tarde, i pittori Francesco Da Ponte, detto il Bassano, e Leonardo Corona, fu soggetta ad una completa ristrutturazione verso la fine dell'800, nella quale occasione venne disgraziatamente sradicato l'albero dalle tonde foglie che Tiziano ritrasse nel quadro di San Pietro Martire. La casa è collocata oggi sul lato destro di campo del Tiziano, e sulla facciata venne posta nel 1880 un'iscrizione commemorativa.

Non può infine creare alcuna confusione il fatto che la casa venga detta situata in "birri sopra il Canal Grande", oppure in "biri magno versus paludes", e nemmeno che il Priscianese indichi l'orto "posto sopra il mare", poiché a quell'epoca le fondamente nove e gli edificii sorti in seguito non esistevano ancora, e dunque è verosimile che l'orto del Tiziano potesse effettivamente prospettare l'azzurro del cielo e della laguna.

 

Riferimenti:

niz.canzian.04   va par le fodre
'vanti

CONTRADA

SAN CANZIAN

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va a la strica dei

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