SESTIER DE CANAREGIO |
ciexa de la Madona de l'orto |
CONTRADA S. MARZILLAN |
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La chiesa La chiesa fu eretta nella metà
del XIV secolo (poco dopo il 1355) da Tiberio da Parma Generale dell'Ordine
degli Umiliati che qui fu sepolto alla sua morte avvenuta il 21 gennaio 1377,
e dedicata a san Cristoforo martire. Il 17 dicembre 1461 gli Umiliati vennero soppressi e subentrarono i Canonici Regolari di san Giorgio in Alga (una Congregazione di religiosi da poco fondata ed alla quale appartenne san Lorenzo Giustiniani, primo Patriarca di Venezia dal 1451). Nel 1483 fu ultimato e
collocato il portale rinascimentale opera di Bartolemeo
Bon e nel 1503 il Campanile, unico nel suo genere, sormontato dalle statue
del Redentore e dei quattro Evangelisti della scuola di Pietro Lombardo. Alla sua morte, avvenuta nel 1594, il Tintoretto fu sepolto nella chiesa. Nel 1622 il Patriarca Tiepolo commissionò il ciclo dei dipinti raffiguranti i Santi e Beati veneziani, unica importante raccolta iconografica di tale soggetto. Nel 1668 i Canonici furono
sostituiti dai Cistercensi di Torcello e anche
questi ultimi vennero soppressi nel 1787 quando la chiesa fu affidata al
clero secolare divenendo rettoria della parrocchiale di san Marziale Vescovo. Oltre alla Scuola dei Mercanti, all'interno della chiesa officiavano la Scuola di san Michele Arcangelo, la Scuola dei Forneri, il Sovvegno di sant'Antonio. Nel 1931 la chiesa fu affidata alla Congregazione di san Giuseppe che la officia tuttora. Dopo la disastrosa alluvione del 4 novembre 1966 l'edificio fu restaurato a cura dell'Italian Art ad Archives Rescue Fund, per l'interessamento di S.E. l'Ambasciatore inglese Sir Ashley Clarke. Dal 1987 al 1993 sono stati eseguiti lavori di manutenzione e restauro della chiesa e dell'organo a cura del The Venice in Peril Fund, della Quaker Chiari e Forti e del Magistrato alle Acque di Venezia. L'anniversario
della Dedicazione si celebrava il 5 settembre. Analoga pavimentazione a "spina di pesce" si trova all'interno del chiostro e nel vicino Campo di Santa Maria in Val Verde (Abbazia). Accanto alla chiesa venne edificato il monastero compiuto verso la fine del secolo XV dai canonici secolari subentrati agli Umiliati. Gli edifici conventuali si
addossavano in parte sul fianco destro del tempio e si sviluppavano fino alla
zona retrostante le absidi e verso la laguna. Erano per lo più situati al
primo ed unico piano soprastanti le arcate di due chiostri. Attualmente il chiostro è tutto
ciò che rimane del vasto monastero e solamente tre lati, costituiti da dieci
arcate sui lati lunghi e nove su quello corto, sono ritmati da 26 colonnine in
pietra d'Istria e in pietra di Verona la cui base presenta analoga
lavorazione a quella delle dieci colonne che formano le navate della chiesa. |
Opere d’arte MADONNA
COL BAMBINO Scultura
attr. ad Antonio Rizzo (1430-1499) SAN GIOVANNI BATTISTA FRA I SANTI
PIETRO, MARCO, GEROLAMO E PAOLO Pala
lignea di Giovanni Battista Cima da Conegliano (1460-1418) santo
titolare della chiesa, copia dell'originale del Cima da Conegliano
(1460-1518) ora collocato presso le Gallerie dell'Accademia ANTICHI
CONFESSIONALI LIGNEI ora
collocati nella Cappella Morosini (n. 33) ALTARE
DELL’IMMACOLATA realizzato
nel 1593 per accogliere la statua miracolosa della Vergine ora in Cappella
San Mauro (n. 11) MONUMENTO
A GIROLAMO CAVAZZA Opera di
Giuseppe Sardi (1624-1699), 1657 Daniele van den Dyck (1614-1663) PRESENTAZIONE AL TEMPIO DELLA
VERGINE (1550 - 1553) Jacopo
Tintoretto (1518-1594). Dim. 480 x 429 (dim.
120x200)- Ernani Costantini
(1983) Sacrestia Giovanni
De Santi, sec. XIV copia
dell'opera di Gerolamo Savoldo (1480-1548) che si
trova a Vienna. Dim. 157x123 MADONNA
COL BAMBINO E SAN MAURO ABATE Antonio
Molinari (1655-1704) LAPIDI
SEPOLCRALI sul
pavimento della Cappella di San Mauro RITRATTI
DI SANTI E BEATI VENEZIANI Autori
diversi, 1622 MADONNA
COL BAMBINO E SANTI Attr. a
Giovanni di Paris Bordon (1540-1613) TOMBA DI JACOPO TINTORETTO Busto
scultoreo opera di Napoleone Martinuzzi (1892-1977) SANTI
AGOSTINO E GIROLAMO Girolamo
Santacroce (1503-1556) Lato
destro. Jacopo Tintoretto (1518-1594). Dim. 580 x 1450 L'ADORAZIONE DEL VITELLO D'ORO
(1563) Lato
sinistro. Jacopo Tintoretto (1518-1594):. Dim. 580 x 1450 LA VISIONE DELLA CROCE DI SAN PIETRO (1550 - 1553) Lato
sinistro dell'abside. Jacopo Tintoretto (1518-1594). Dim. 240 x 420 in
alto: LE QUATTRO VIRTU' CARDINALI:
GIUSTIZIA E TEMPERANZA Catino
dell'abside. Jacopo Tintoretto (1518-1594). Dim. 240 x 450 LA DECOLLAZIONE DI
SAN PAOLO (1550 - 1553) Lato
destro dell'abside. Jacopo Tintoretto (1518-1594). Dim. 240 x 430 in
alto: LE QUATTRO VIRTU' CARDINALI: PRUDENZA
E FORTEZZA Catino
dell'abside. Jacopo Tintoretto (1518-1594). Dim. 240 x 450 Iacopo
Palma il Giovane (1595-1606) Proveniente dalla chiesa di S.Maria
Nuova di Vicenza in
alto: LA FEDE Pietro
Ricchi (1606-1675) Cappella
della SCUOLA DEI FORNERI SAN LORENZO GIUSTINIANI E SANTI La pala è
una copia (1869) di un dipinto del Pordenone (1483-1539). Dim. 220x420 SAN
GIORGIO CHE UCCIDE IL DRAGO Matteo Ponzone (1583-1663ca.) FLAGELLAZIONE
DI CRISTO Matteo Ponzone (1583-1663ca.) IL
PADRE ETERNO IN GLORIA Domenico
Tintoretto (1560-1635), 1590 ca. IL MIRACOLO DI
SANT'AGNESE (1575) Iacopo
Tintoretto (1518-1594) detta anche dei CELESTINI per il colore degli abiti
degli angeli. Dim. 200 x 400 MONUMENTI
FUNERARI della
famiglia Contarini, 1563-1688 MONUMENTI
FUNERARI della
famiglia Contarini, 1563-1688 MADONNA
COL BAMBINO E SANTI Scuola di
Tiziano, sec. XVI Jacopo
Palma il Giovane (1548-1628) - dalla chiesa di S. Ternit Tiziano Vecellio (1488-1576), 1530. GiÃ
nella sacrestia di S.Marziale di
fronte: SAN VINCENZO FRA I SANTI DOMENICO,
LORENZO GIUSTINIANI, ELENA E PAPA EUGENIO IV Iacopo
Palma il Vecchio (1480-1528). Due delle figure (S.Elena
e S.Domenico) sono state inserite nel corso di
restauri eseguiti nel 1867 da Placido Fabris firmata da
Giovanni Bellini (1425-1516). La tavola è stata rubata da ignoti la notte del
1 marzo 1993. Dim. 50 x 75 |
L'interno |
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