schole grandi

schola granda de la Misericordia

SESTIER DE

 CANAREGIO

La Confraternita di Santa Maria in Valverde, venne istituita nel 1303 presso l'Abazia de la Misericordia, dalla quale ben presto mutuò il nome, divenendo nel parlare comune del popolo la schola granda de la Misericordia.

Similmente all'altro importante sodalizio cittadino, quello di San Rocco, anche di questa Confraternita si conservano due schole, indicate con l'usuale appellativo veneziano di schola vecia e schola nova.

La schola vecia venne edificata su di un terreno adiacente all'Abazia, formando l'angolo con lo spigolo sinistro della stessa. L'edificio è una costruzione di impronta gotica (prima metà del XV secolo), probabile opera dei Bon, mentre la facciata, poco più tarda, si orienta verso lo stile gotico-fiorito con coronamento mistilineo e finestre ad arco polilobato. In origine ornava il portone principale un ricco portale a baldacchino ornato di sculture e di un lunettone con la Vergine della Misericordia adorata dai Confratelli, opera del Bon, smontato nel 1612 (restano in sito soltanto i bassorilievi dei due Angeli reggicartiglio scolpiti agli angoli dell'architrave) e rimontato poco distante dove ancora oggi si trova, per essere sostituito da un altro.

Costruzioni, demolizioni, rinnovamenti si susseguirono dal secolo XIV in poi: nel 1310 la schola costruì una caxa per ospitare i confratelli poveri, nel 1327 se ne aggiunse una seconda, nel 1350 venne allargata la fondamenta de la misericordia e nel 1362 anche la fabbrica della schola venne allargata sopra il nuovo tratto di fondamenta. Tra il 1386 e il 1389 alcune case che si trovavano adiacenti alla schola vennero adattate ad ospissio.

Tra il 1411 e il 1412 viene decisa la costruzione dell'albergo sopra una parte del chiostro dell'Abazia e del cimitero e, poco dopo, viene ultimato il ponte de l'Abazia a scavalcare il rio de la Sensa, fra il campo de l'Abazia e la fondamenta de la Misericordia.

Nel 1434 si amplia ancora la schola ed il cimitero adiacente  e nel 1508 viene aperto il sotoportego per consentire la viabilità pubblica fra la fondamenta de l'Abazia e il campo de l'Abazia.

Diversamente dal sodalizio di San Rocco, che ebbe l'occasione di mantenere l'uso delle sue due schole, allorquando i confratelli deliberarono fosse giunto il momento di dotarsi di una sede assai più vasta e magnifica, la schola vechia venne ceduta alla fine del XVI secolo all'Arte dei testori de seda e la Confraternita si trasferì al di là del rio de la Sensa, nell'imponente schola nova, la cui costruzione era iniziata nel 1532 su progetto del Sansovino.

Mentre la parte esterna della schola nova, massa scura e poderosa, rimase incompiuta nel suo rivestimento marmoreo, l'interno venne invece portato a compimento nel 1538, e lo stesso anno ebbe luogo l'inaugurazione ufficiale, alla presenza del Dose Nicolò Da Ponte e della Signoria. Replicando una tipologia costruttiva che si mantenne costante nella realizzazione di tutti gli edifici adibiti a schola, l'edificio è costituito da due vasti saloni, l'uno al piano terra e l'altro al piano superiore (quest'ultima detta detta sala Capitolare, abbellita da affreschi e da trompe l'oeil) congiunti fra loro da un vasto scalone.

 

Caduta la Repubblica, la Confraternita venne soppressa nel 1806 per effetto dei decreti napoleonici e la schola nova passò in proprietà del Demanio. Dopo varie vicissitudini l'edificio venne acquistato dal Comune, che fino a pochi decenni or sono la utilizzò come palestra (salone a piano terra) e palestra da pallacanestro (salone superiore). Conclusa anche l'esperienza sportiva dopo la costruzione del nuovo palazzetto dello sport, ora la schola giace chiusa in attesa di un suo riutilizzo.


 

la facciata della scuola nuova

CONTRADA

S. MARZILLAN

CAMPO DE LA MISERICORDIA

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 ti xe un forastier inluminà ?

va a vedér :
l'ospissio de la schola