la mariegola

schola di Santa Barbara

dei bombardieri

SESTIER DE

 CASTELO

Il 31 ottobre 1500 i bombardieri ottengono dal Consejo dei Diese l'autorizzazione a riunirsi in schola, lasciando al loro piacimento la scelta della chiesa e del patrono.

Inizialmente la sede viene collocata presso la chiesa di Sant'Andrea de la zirada, in Contrada Santa Crose, Sestier de Santa Crose; dopo non molto tempo però avvenne il primo spostamento nella chiesa di San Marcuola, in Contrada San Marcuola, Sestier de Canaregio; per arrivare, alla fine del 1501, nella chiesa di Santa Maria Formosa dove il parroco accettò di assegnare alla schola "una casetta sotto la casa del piovan", situata ai piedi del ponte de le bande.

Nel 1505 il Capitolo della chiesa di Santa Maria Formosa concede alla schola l'uso dell'altare del Santissimo, nel contempo viene pattuito in otto ducati annui il canone annuo per l'affitto della sede.

Nel 1509 alla schola viene concesso l'uso dell'altare dedicato alla Beata Vergine (vicino alla porta laterale) che però in seguito, grazie al polittico dipinto da Jacopo Palma il Vecchio, sarà dedicato a Santa Barbara. Quello stesso anno l'edificio che ospitava la sede crolla irreparabilmente.

Nel 1539 si dispone che si faccia una copia della mariegola, in modo che sia consultabile da tutti i compagni, mentre la copertina dell'originale viene fornita di abbellimenti in argento. Nel 1581 la schola stabilisce che l'iscrizione sia vietata ai contastebelerie, cavallerie, offiziali de barca, in quanto mestieri non sempre del tutto onesti.

Nel maggio del 1598 il parroco di Santa Maria Formosa concede in perpetuo alla schola la porzione del terreno che è ancora ingombro dalle macerie della casetta crollata, addossandosi la spesa per il nuovo tetto a patto che il rinforzo della fondamenta dalla parte del rio del mondo novo fosse a carico dei confratelli. Nel settembre dello stesso anno veniva posta la prima pietra e un'iscrizione con bassorilievo recante San Marco tra fortificazioni, trofei d'armi e munizioni relativi alla nuova edificazione era un tempo murata a fianco dell'altare collocato nella sala superiore. In questo ambiente inoltre, attorno alle pareti, era disposto un gran numero di armi di ogni tipo ed il soffitto dipinto con prospettive e figure opera del Moretti.

Auspice il patriarca di Venezia, Francesco Vendramin, nel 1611 viene consacrato l'altare a piano terra, adornato dalla pala con Santa Barbara in gloria e ritratti dipinta da D. Tintoretto.

Il corpo acefalo della patrona è custodito presso la chiesa di San Zuane de Torcelo, nella cappella omonima. Dal 1630 la schola s'impegna a versare alle monache 10 ducati annui per il mantenimento della lampada perenne. Nel 1635  alla schola viene regalata una reliquia di Santa Barbara, mentre nel corso di quello stesso anno il Senato stabilisce che i bombardieri possano essere accettati in tutte le schole veneziane, senza però poter ricoprire alcuna carica.

Nel 1671 la testa di Santa Barbara, proveniente da Candia e conservata da tempo tra le reliquie marciane a cura della Procuratoria di San Marco, viene affidata alla diretta custodia della schola.

Nel 1684, con l'approvazione del Consejo dei Diese, gli iscritti alla schola di Santa Caterina di Torcello, rimasti in pochi, vengono uniti a questa schola assieme alla quale si recheranno, la domenica della Trinità, da Venezia fino alla chiesa dell'isola a celebrare una messa solenne.

Nel 1720 i Provedadori sora le Artiglierie stabiliscono che in occasione della festa non si possano spendere più di 700 lire per barche, addobbi, tamburi, musica, regali alle monache, mortaretti, ecc., cifra elevata a 1000 lire nel 1727 ma che arriverà fino a 1.660 lire nel 1762.

Caduta la Repubblica, in seguito agli editti napoleonici del 1807 la schola venne soppressa. I due peneli (ossia stendardi), nei quali stava raffigurata Santa Barbara con San Marco, vennero venduti alla parrocchia di San Pietro Martire di Murano. Successivamente altri pezzi del patrimonio artistico della schola andarono venduti e dispersi, mentre invece l'edifico, oggi abitazione privata al civico 5266, conservatosi esternamente integro, riporta scolpita sul pilastro d'angolo presso il ponte de le bande l'immagine di Santa Barbara, patrona della schola.

Di proprietà della schola vi erano alcune caxette, destinate ai compagni poveri o infermi, in calle dei bombardieri, Contrada Santa Giustina, Sestier de Castelo, facilmente individuabili grazie alla presenza di bassorilievi raffiguranti la Santa patrona.

 


 

scuola dei bombardieri

simbolo della scuola sul pilastro d'angolo

calle dei bombardieri

calle dei bombardieri

calle dei bombardieri

 

CONTRADA

S. MARIA FORMOSA

FONDAMENTA

S. MARIA FORMOSA

<< va indrìo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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