La sarìa curiosa ...

el caregon de San Piero

SESTIER DE

 CASTELO

Assieme a campo Santa Maria Mazor, in Contrada Santa Crose, Sestier de Santa Crose, (perciò dalla parte diametralmente opposta della città), il campo San Piero è rimasto uno dei "campi" che a ragion veduta possono essere ancora chiamati così: la parte rimasta a verde predomina infatti largamente sulla parte selciata, conservando intatto l'aspetto che originariamente avevano tutti questi grandi spiazzi pubblici.

Oltre alla curiosità de  el caregon de San Piero  (il trono di San Pietro), molte altre sono le singolarità che si possono ritrovare girovagando per l'antichissimo campo San Piero, a cominciare appunto dall'antica basilica della città (poiché fino alla fine della Repubblica la chiesa di San Marco fu cappella privata del Doge), dove si venerano le spoglie del primo Patriarca di Venezia, San Lorenzo Giustiniani.

Inoltre circa a metà del lungo liston che dalla base del ponte punta verso il piccolo sagrato della chiesa, tra le grigie lastre di masegni di trachite spicca all'improvviso  la piera del baso  (la pietra del bacio).

Staccato dalla chiesa si innalza il possente campanile, l'unico a Venezia ad essere completamente ricoperto di lastre di bianca pietra d'Istria il cui enorme peso ha finito per far visibilmente inclinare la torre.

Infine, poco distante dal campanile, si scorge l'edificio che un tempo fu il battistero, ma che si dice fosse stato ricavato dalla trasformazione dell'antichissima chiesa dei Santi Sergio e Bacco, fondata dai primi profughi veneziani qui giunti dalla terraferma per sfuggire alle invasioni barbariche.

 

E veniamo quindi a descrivere l'oggetto della presente curiosità: el caregon de San Piero  (il trono di San Pietro). Il Tassini non ne fa menzione, mentre invece il Lorenzetti (Venezia e il suo estuario, TRIESTE, 1975, pag. 306) così lo descrive: " ... NAVATA DESTRA; la CATTEDRA marmorea, detta di San Pietro, che dicesi usata dal Santo in Antiochia, ha dossale formato da una stele funeraria di arte mussulmana, decorata da ambo le parti con motivi arabi e versetti del Corano; fu poscia adattata a seggio, forse nel XIII secolo ...".

Oltre a quanto detto dal Lorenzetti,  la cattedra pare sia stata donata da Michele Paleologo, Imperatore Romano d'Oriente, al Dose Giustiniano Partecipazio (827 - 829), mentre altri affermano si trattasse in realtà del Dose Pietro Gradenigo (1289 - 1311).

Comunque sia,  el caregon de San Piero  venne fatto oggetto di venerazione per un lungo periodo, fino al momento in cui venne scoperto che il dossale riportava versetti del Corano e da quel momento ne fu proibito il culto, che venne infatti a cessare.

 


 

 

 

CONTRADA

S. PIERO

DE CASTELO

CAMPO

S. PIERO

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