SESTIER DE

CASTELO

San Francesco di Paola, eremita

CONTRADA

S. PIERO

DE CASTELO

ricorrenza il giorno 2 aprile del calendario liturgico veneziano

Santo titolare della chiesa:  SAN FRANCESCO da PAULA

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st’altre ciexe de la Contrada:

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SANT'ANTONIO DE CASTELO

SAN DANIEL

SAN DOMENEGO DE CASTELO

SAN GIOACHIN

SAN ISEPO DE CASTELO

SAN NICOLO' DE CASTELO

SAN PIERO DE CASTELO

LE VERZENE

SAN ZUANE EVANGELISTA

Nato a Paola, cittadina in provincia di Cosenza, il 27 marzo 1416 e morto a Plessis-les-Tours, Francia, il 2 aprile 1507, la storia dei Francesco inizia quando da povero frate, lacero e smagrito dai lunghi digiuni, proveniente da Cosenza, giunge a Reggio Calabria e domanda ad alcuni barcaioli di traghettarlo oltre lo stretto per recarsi in Sicilia. Al rifiuto di questi, il frate stende il mantello sull'acqua, vi sale sopra e su quella insolita imbarcazione si allontana dalla riva veleggiando verso il porto di Messina.

Tale prodigio valse al frate la fama di taumaturgo e al futuro santo il titolo di patrono dei marinai. Di miracoli è d'altronde costellata la vita di questo austero santo, vissuto in mezzo agli onori senza che egli neppure se ne accorgesse.

Nonostante la sua indifferenza, la fama valicò ben presto le Alpi, tanto che lo stesso re di Francia, Luigi XI, lo volle accanto a sé, o meglio pretese che il papa gli inviasse in tutta fretta a Parigi il taumaturgo calabrese perché lo guarisse dalla grave malattia che lo aveva colpito.

L'umile frate, avvertito della cosa da un messo pontificio, si mise subito in viaggio e giunto innanzi al sovrano, per nulla rassegnato a morire, non riuscì a restituirgli la salute del corpo ma non venne meno a quella dell'anima, conciliandolo con Dio e disponendolo ad accettarne serenamente la volontà.

Francesco fu anche uno dei più giovani fondatori di Ordini religiosi che la storia ricordi: all'età di tredici anni egli vestì l'abito francescano ma due anni più tardi egli sparì letteralmente dalla circolazione. Dovettero trascorrere ancora alcuni anni prima che un cacciatore, inseguendo casualmente un capriolo, scoprisse il rifugio del frate tra le aspre montagne nei pressi di Cosenza.

L’eco della sua santità e dei numerosi miracoli operati attirò ben presto al suo seguito uno stuolo di giovani ansiosi di seguirne l'esempio. Ai suoi seguaci, conosciuti come gli Eremiti di S. Francesco di Paola oppure Minimi o anche Paolotti, lasciò un eccezionale invito alla penitenza costante, riducendo il loro vitto per 365 giorni all'anno a pane, pesce, acqua e verdura. Le durissime penitenze non accorciarono affatto la vita di questa singolare figura di asceta, che visse infatti fino alla bella età di 91 anni. Rassegnò l’anima a Dio il 2 aprile, un venerdì santo, durante il suo soggiorno in Francia, a Plessis-les-Tours.

Francesco fu canonizzato nel 1519, a soli dodici anni dalla morte e ancora oggi viene proposto non solo come un modello di penitenza, ma anche come esempio di forte coraggio nel denunciare senza sosta "le malversazioni dei potenti" (Paolo VI, 27 maggio 1977).

San Francesco di Paola
L'iconografia ufficiale ritrae il Santo vestito del semplice saio francescano, cappuccio a coprire il capo ed una lunga barba bianca.

San Francesco di Paola

L'etimologia del nome deriva dall'antico tedesco: "libero".

Il Santo è patrono dei naviganti e dei pescatori.