La sarìa curiosa ... |
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Attenta come
sempre all’aspetto commerciale, famosissima era a Venezia la fiera de la
Sensa , quando nel giorno dell’Ascensione, ricorrenza in
cui il Dose si recava al mattino a sposare il mare a bordo del Bucintoro, in
piazza San Marco veniva allestito un enorme padiglione ellittico dove le Arti
mettevano in mostra il meglio della loro produzione. All’interno del
padiglione le aree espositive erano assegnate secondo una logica di
suddivisione degli articoli e del loro uso. In questo caso sopravvive in
piazza San Marco (restaurata alla fine dello scorso secolo) la scritta che
delimitava lo spazio riservato a: L’ARTE
DE ZAVATTERI Gli zavateri o anche zavateri de arte vecia, erano coloro che riparavano le scarpe
vecchie nonché fabbricavano e vendevano zoccoli e quelle che in dialetto
veneziano ancora oggi si chiamano zavate, cioè le ciabatte. Da notare che il
confezionamento doveva avvenire utilizzando esclusivamente cuoio vecchio, poiché
quello nuovo era riservato ai calegheri,
con cui realizzavano scarpe e stivali.
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