la mariegola

schola de San Isepo

dei marangoni da caxe (o da fabriche)

SESTIER DE

 S. MARCO

Fondata nel 1335, fino al 1352 la schola officiò le proprie funzioni religiose e le feste della patrona presso la chiesa dell'Ascension, essendosi inizialmente posta sotto la protezione della Beata Vergine Maria Annunziata; questo perchè in quel tempo il santo dei falegnami, San Giuseppe appunto, ancora non era stato canonizzato.

Nel 1337 si decise che nei due Capitoli generali annuali, ai compagni intervenuti fosse distribuito "pan et candelle", evitando d'ora in avanti la consegna di "vin e confeti".

Nel 1463 i confratelli acquistarono un edificio posto ad angolo fra calle de le carozze e calle Lezze, oggi con la facciata principale al civico 3268, per insediarvi la schola (che ebbe poi anche funzioni di ospissio), che fino a questo momento era stata ospitata nella chiesa di San Moisè (sotto la protezione dell'Annunziata).

Nel 1470, completata l'adeguata ristrutturazione dell'edificio, la schola può finalmente trasferirsi nella nuova sede, ponendosi, ora sì, sotto la protezione di San Giuseppe e officiando le relative funzioni religiose presso la vicina di San Samuel, pur senza rinunciare ad onorare anche la festa mariana dell'Annunciazione.

Ricca era la decorazione interna della schola, comprendente un soffitto con due tele del Ridolfi: il Padre Eterno e l’Annunciazione e, alle pareti, una Visitazione del Badissera d’Anna e una Fuga in Egitto del Veranda. Pare vi fosse inoltre, secondo quanto ricorda lo stesso Ridolfi, anche una Visitazione opera del Corona. La schola presentava anche sulla facciata principale un bassorilievo che raffigurava San Giuseppe assieme a Cristo e alla Madonna, datato 1558 e con al di sotto un’iscrizione relativa all’Arte. Fu strappato dal muro e venduto a privati nel 1883, venendo però in seguito fortunosamente recuperato ed ora in deposito presso il Museo Civico Correr.

Circa a metà di calle Lezze, giunti quasi in prossimità del retro della schola, si trova una porta che reca incisa sull'architrave la seguente iscrizione:

M D L X X I I I

IN TEMPO DE M. PAULO GASTALDO E CHOMPAGNI

PROPRIETA' DE LA SCOLA D. MARANG.

 

segue quindi il bassorilievo della squadra, simbolo dell'Arte, in comune con i mureri la cui schola era collocata a pochi passi da questa.

Sul pilastro destro si trova una seconda iscrizione, oggi purtroppo solo parzialmente decifrabile:

MURO(...) (co)MUN(e) LA SCOLA DI MAR

ANGONI (...)EL APRII

ENDAO(...) AL A RESO

PER SENTENCIA AI(...) BI(...)RIA

 

Nel 1498 nella mariegola viene ricordato che ormai da molto tempo San Giuseppe è stato eletto quale unico protettore dell'Arte, perciò nel giorno della sua festa è da considerarsi obbligatoria l'astensione dal lavoro.

Nel 1511 viene deciso che per un anno il Gastaldo dovrà essere "un bergamasco" oppure anche di "nathion" diversa ma comunque di "Terra Ferma"; l'anno successivo sarà però la volta di un veneziano, oppure di "un schiavon" o di un albanese, ma comunque di una "nathion de Levante".

Nel 1524 a questa schola è affidata la realizzazione dell'enorme felze del Bucintoro, l'accordo stipulato con la Caxa de l'Arsenal prevede la corresponsione di una paga pari a 6 soldi al giorno ed inoltre la possibilità di bere il vin de la Caxa, che come di consueto era gratuitamente distribuito a tutti gli arsenalotti

Va ricordato infine che una speciale Bolla di papa Gregorio XIII concesse all'Arte il raro privilegio di poter celebrare la messa sull'altare all'interno della schola, ciò a comodo specialmente dei compagni infermi e che qui stavano ricoverati. Nel 1790 la schola subì inoltre un radicale restauro, i lavori comportarono l'esborso di 580 lire.

Caduta la Repubblica, in seguito ai decreti napoleonici del 1806 la schola venne soppressa e, dopo varie e penose vicissitudini, l'edificio fu adibito, durante il regno italico, a scuola pubblica, quindi esso venne venduto ai privati che lo trasformarono in abitazioni.

 


 

 

 

 

 

 

CONTRADA

S. SAMUEL

CALLE

DE LE CAROZZE

<< va indrìo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

torna suso