Ospeai & Ospissi |
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Le sorelle Caterina ed Anna Castelli, proprietarie di una fonderia di campane in città, nel 1760 acquistarono una caxetta, posta in fondamenta de la Crose, dove vi fondarono un ospizio, destinato ad accogliere al massimo dodici povere fanciulle. Proprio per il fatto però che, come detto, le due benefattrici erano legate alla produzione di campane, per questo motivo l'Istituzione venne presto conosciuta in città anche con l'appellativo di ospissio de le Campanare. Caduta la Repubblica nel 1797, i successivi decreti napoleonici decretarono nel 1807 la soppressione e quindi la chiusura dell'ospissio, costringendo le ospiti a trasferirsi presso il grande Ospissio de le Zitelle, nell'isola de la Zueca (isola della Giudecca). Rimasto vuoto, l'edificio non venne destinato ad altro utilizzo, e solo qualche tempo dopo esso ritornò nuovamente ad ospitare giovani educande, avendo nel frattempo mutato il nome originario con quello di Ospissio del Beato Giovanni Marinoni. Anche questo Istituto però venne definitivamente chiuso nel corso del 1850, ed in seguito la caxetta ebbe a seguire la stessa triste sorte dell'antica chiesa di Santa Crose e del suo convento, che vennero completamente demoliti per allargare i giardini Papadopoli.
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