la mariegola

schola de la Purificazion

dei boteri e butiglieri

SESTIER DE

 CANAREGIO

Sotto la protezione della Purificazione di Maria, già a partire dal 1220 la schola teneva le riduzioni (riunioni) dentro la chiesa di Sant'Agostin, avendo infatti ottenuto da quel piovan l'assegnazione di un altare.

Nel 1483 viene stabilito che tutti i compagni dovessero vegnir a la schola et levar tolella ogni seconda domenica del mese. A nessun boter era consentito di iscriversi alla schola dei barileri.

Nel 1486 il Capitolo decide che il 2 febbraio di ogni anno, festa patronale, tutti i compagni dovevano essere presenti, ricevendo "pan et candela", partecipare alla processione e non andarsene senza licenza del Gastaldo.

Nel corso del XVI secolo, i confratelli lasciano la chiesa di Sant'Agostin avendo nel frattempo terminata la costruzione di un edificio "di nobili forme cinquecentesche" posto in campo dei Gesuiti, giusto di fronte alla chiesa omonima ed appena sporgente rispetto alla linea con l'Oratorio dei Crosechieri. Tale si può osservare riprodotto in un famoso dipinto del Canaletto e con altrettanta chiarezza in una pittura del Bella.

All'interno della schola era conservato un altare ligneo dorato, una pala di Jacopo Palma il giovane e la Vergine in trono fra santi firmata dall'artista greco del XVIII secolo Permaniate, opera attualmente conservata presso il Museo Correr. Di raffinata fattura era inoltre anche il penelo (stendardo dell'Arte), che viene descritto "adorno di architettura in oro, nel mezzo del quale sta sedente Maria, col bambino in braccio", opera del Friso.

Nel 1550 la schola si organizza eleggendo due Gastaldi, uno per l'Arte propriamente detta, l'altro invece "de la Madona", impegnato cioè in tutto quello che riguardava l'aspetto religioso e caritativo.

Fra il 1554 e il 1555 Jacopo Tintoretto consegna la tela Presentazione di Gesù al Tempio, dove il contrassegno dell'Arte, la botticella, è posta in grande evidenza. Oggi conservata presso le Gallerie dell'Accademia, la pala stava in origine sulla parete laterale destra della cappella maggiore della chiesa dei Crosechieri, da cui fu rimossa nel 1715.

Nel 1567 il Capitolo sollecita i sindaci affinché controllino che la Banca persegua sempre il buon andamento della schola.

Nel 1713 viene confermato che i Gastaldi dell'Arte sono sempre due, che la schola è stata fondata nel 1300 e che è dotata di una sede propria.

Caduta la Repubblica nel 1797, al momento della soppressione causata dai decreti napoleonici del 1810, nella sede della schola si trovavano, nella stanza superiore, un quadro che raffigurava la Circoncisione, un altare in legno con una pala del Perugino e altre cinque tele non meglio identificate. Nel 1847 l'edificio venne completamente distrutto allo scopo, venne detto, per ampliare il sagrato della chiesa. Sulla facciata dell'abitazione popolare, ricostruita più tardi, vennero murate le iscrizioni che commemoravano il restauro avvenuto nel 1798, mentre sull'edificio poco distante si trova l'altorilievo, parzialmente sbrecciato, della botte,  caratteristico simbolo dell'Arte.

 

 

 

 

CONTRADA

SS. APOSTOLI

CALLE

DE LA SCUOLA

DEI BOTERI

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