schola picola

boteri e butiglieri

SESTIER DE

CANAREGIO

L'Arte dei boteri e butiglieri radunava gli artigiani che fabbricavano e vendevano botti, tini e bottiglie. Per impedire l'incetta di materia prima, ai boteri era fatto divieto di acquistare più di 1.500 doghe per volta nei luoghi di vendita in città: le rive fra il ponte di rialto e il tragheto di Santa Sofia, la Barbaria de le Tole a San Zanipolo, la contrada di San Basegio. Il legname utilizzato variava in relazione alla dimensione delle botti: quelle più grandi di rovere o di castagno; quelle più piccole (i barili) di abete, larice e salice. Ufficio interno all'Arte era il Soprastante a le botti da ogio. La statistica del 1773 contava 130 capimaestri, 24 garzoni, 22 lavoranti; 54 botteghe.

CONTRADA

SS. APOSTOLI

 

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Arti da seci e boti

spòstite a la strica de le

Arti e Mistieri

 

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia"

Verona, 1980

 

 

Istituzione

5 gennaio 1483 (mariegola)

Contrassegno

la botticella

Sede scuola

in campo dei Gesuiti (demolita)

Mariegola

originale conservato presso la Civica Biblioteca Correr, Venezia e presso l'Archivio di Stato, Venezia

Insegna

del 1518, conservata presso il Museo Correr, Venezia.

Condizione

Scuola "aperta"

Arte

di commercio

Patrono

Beata Vergine della Purificazione

Chiesa

Gesuiti (in precedenza: Sant'Agostin, poi Crosechieri, demolita e sostituita dalla nuova chiesa dei Gesuiti)

Altare

 

Magistrature

di controllo

Giustizieri Vechi (disciplina ed economia)

Provedadori sora la Giustizia Vechia (disciplina ed economia)

Colegio a la Milizia da Mar (gravezza pubblica)