SESTIER DE

CANAREGIO

ciexa dei Scalzi

CONTRADA

S. LUSSIA

breve storia dell'ordine dei CARMELITANI SCALZI a Venezia

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Il nome dell'Ordine non deriva da un santo, come quello dell'Ordine Francescano che trae il nome da san Francesco. L'Ordine trae il proprio nome dal Carmelo, che è un monte dell'Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e venne fondato verso la fine del XII secolo, quando un gruppo di laici pellegrini in Terra Santa decise di ritirarsi in preghiera eremitica sulle pendici del Monte Carmelo.

L’ordine dei Carmelitani appare senza genealogia, di esso infatti si può dire ciò che la Bibbia scrive del profeta Elia, il quale irrompe improvvisamente e già adulto nella storia di Israele, senza che di lui si conoscessero né padre, né madre, né infanzia, né giovinezza, né di quale lavoro si occupasse. Di lui ci è detto soltanto il luogo di provenienza che è Tisbe. I Carmelitani si ritengono figli ed eredi spirituali di Elia il Tisbita, abitatore del Carmelo, e di Maria di Nazareth, la madre di Gesù.

La Regola del Carmelo venne scritta tra il 1206 e il 1214, da colui che è considerato il legislatore dell’ordine, Alberto Patriarca di Gerusalemme. La Norma di vita dei Carmelitani fu approvata definitivamente come vera e propria Regola del Carmelo da papa Innocenzo IV nel 1247.

Grande importanza per l’Ordine ebbe la cosiddetta “Riforma Teresiana”. Il 1500 fu il secolo d'oro per la Spagna, in cui essa raccolse il frutto di una lunga crociata di 777 anni (715-1492) per la conquista del suolo e della libertà di fede contro gli Arabi. Questo fatto impresse al carattere cattolico spagnolo un calore eroico, inconfondibile ed in questo clima vide la luce, il 28 marzo 1515, Santa Teresa de Ahumada, che a ventun’anni entrò fra le Carmelitane di Avila, sua città natale, rimanendovi fino al 1562 presso il monastero dell'Incarnazione.

Assieme ad un gruppetto di suore, il 24 agosto 1562 Santa Teresa d'Avila fonda un primo monastero femminile di tipo eremitico, dedicato a San Giuseppe, con lo scopo di dare inizio ad una riforma dell'ordine carmelitano riportandolo alla Regola del 1247 ed inizia la sua riforma fra le monache.

Nel 1566 la Santa ottiene da padre Giovanni Rossi, padre generale dei carmelitani che aveva ricevuto da papa Pio V l'incarico di riformare l'ordine, l'autorizzazione a fondare due conventi maschili di frati detti "riformati" o "scalzi". Teresa affidò al giovane frate Giovanni della Croce l'incarico di fondare il primo dei conventi maschili nel 1568 a Duruelo. Quattro anni più tardi le molte vocazioni già permettevano la fondazione di un collegio ad Alcalá de Henares per lo studio della riforma (diretto dallo stesso Giovanni della Croce) e di altri due conventi ad Altomira e a La Roda-Cuenea.

Nel 1587 papa Sisto V eresse la riforma a congregazione autonoma all'interno dell'ordine carmelitano con a capo un vicario generale, infine nel 1593 papa Clemente VIII diede totale autonomia al nuovo ordine separandolo definitivamente dall'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo.

Nasce così l'Ordine dei Carmelitani Scalzi (in latino: Ordo Fratrum Discalceatorum B. Mariae V. de Monte Carmelo, acronimo: O.C.D.) che considera essenziali per il raggiungimento dei suoi ideali l'orazione, lo zelo apostolico, la solitudine (silenzio, ritiro, clausura), la vita comunitaria (piccolo gruppo, vita fraterna, semplicità, libertà spirituale, umanesimo), lo spirito Mariano, l'ascesi e il lavoro.

Nel 1631 saranno i Carmelitani Scalzi, nella persona di Padre Prospero dello Spirito Santo, a ritornare sui luoghi di nascita dell’ordine, sul Monte Carmelo, da cui quattro secoli prima i Carmelitani dell’Antica Osservanza erano stati costretti a fuggire.

La “Riforma Teresiana” non venne mai accolta da tutto l’Ordine, che subì per questo una dolorosa scissione fra i Carmelitani dell’Antica Osservanza e i Carmelitani Scalzi o di Santa Teresa, così profonda che per molti secoli si instaurò una diffidenza reciproca.

Ai nostri giorni l'Ordine si compone di due famiglie: l'Ordine Carmelitano e l'Ordine dei Carmelitani Scalzi, che nei documenti ufficiali è detto l"Ordine dei Fratelli Scalzi della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo".

 

A Venezia l’ordine dei Carmelitani Scalzi si stabilì nei primi decenni del XVII secolo,  inizialmente in numero assai limitato di confratelli che trovarono dignitosa sistemazione in alcune case prese in affitto, prima nei pressi della chiesa di San Girolamo (Sestier de Canaregio), quindi nell’isola della Zueca (Giudecca).

Nel 1647 essi si trasferirono nell’abbazia di San Gregorio (Sestier de Dorsoduro) ma non trascorse molto tempo che preferirono acquistare in un’area periferica della città un lotto di terreno che per un lato si affacciava sul Canalasso, presso l’attuale stazione ferroviaria.

I frati fondarono qui nel 1649 il loro monastero con annessa una piccola chiesa che vollero intitolare a Santa Maria di Nazareth, per via di una sacra immagine che qui era stata portata dall’isola lagunare omonima, che poi mutò il nome nel gergo popolare di Lazzaretto Vecio.

 

 

 

 

Santa Maria di Nazareth

 

Santa Teresa