L'Arte dei
coroneri
e degli anemeri riuniva gli artigiani che fabbricavano
rispettivamente: corone di rosari non di
vetro e i fabbricanti di aneme
(ossia anime) cioè i bottoni
ancora da rivestire. Le aneme a loro volta si vendevano a dozzine ed erano di
vari tipi: aneme da velada,
da camisiola, da commesso,
da
commessetto, e da camisa.
Il materiale usato poteva essere de osso,
de osso
fin oppure ordenarie. Nel corso del
1793, i coroneri lamentavano la
progressiva decadenza della loro Arte, anche a causa dell'avvenuta
apertura, cinque anni prima, di una fabbrica di corone a Loreto.
La statistica del 1773
contava 78 capimaestri, 34 garzoni, 50 lavoranti; 16 botteghe |