Ospeai & Ospissi

Ospissio Orseolo

(o de San Marco)

SESTIER DE

 S. MARCO

La storia.

La tradizione cittadina vuole che il Dose Piero Orseolo I, tra il 976 e il 978, facesse erigere, a filo del lato settentrionale del campanile di San Marco, in direzione ovest, un ospissio che giunto al termine della sua realizzazione arrivò ad occupare la gran parte del lato meridionale di piazza San Marco.

Chiamato quasi subito ospissio Orseolo, altrimenti noto più tardi anche come ospissio de San Marco, venne istituito inizialmente allo scopo di accogliere i pellegrini malati e bisognosi che si trovavano a Venezia per venerare la reliquia di San Marco oppure di passaggio perchè diretti verso la Terra Santa.

Successivamente, oltre ai pellegrini, trovarono accoglienza per qualche periodo anche 4 donne povere, che però, cessati che furono i pellegrinaggi, crebbero fino ad arrivare al numero di 54 (venendo denominate Orsoline, dal nome del fondatore). Tante erano infatti nel 1364, quando ricevevano oltre ai 30 ducati prelevati dalle rendite dell'ospissio, altri 20 provenienti da un Legato di quello stesso anno lasciato da tale prete Zuane, piovan della chiesa di San Lunardo (in Contrada San Lunardo, Sestier de Canaregio), Legato che tornerà nuovamente alla ribalta ben trecento anni più tardi, in occasione della costruzione dell'Ospissio de prete Zuane (in Contrada San Piero de Castelo, Sestier de Castelo).

A concludere l'attività pluricentenaria dell'ospissio, intervenne nel 1581 la decisione di demolirlo completamente, avendo infatti la Repubblica deliberato di procedere alla fabbrica delle Procuratie Nove, così che le ospiti vennero tosto trasferite nel nuovo Ospissio de San Galo, situato nel vicino campo San Galo, dunque all'interno dello stesso Sestier ma in Contrada San Ziminian.

 

L'edificio.

Dopo la fondazione, l'ospissio venne in seguito ulteriormente ampliato a spese della Dogaressa Loicia Zeno (1253-1268), quindi rifabbricato o comunque radicalmente ristrutturato nel corso del 1300 grazie alle rendite derivanti dal lascito del prete Zuane sopra citato.

In ogni caso, è possibile ammirare l'aspetto esteriore che l'edificio aveva nel 1496 grazie all'estrema precisione del rilievo contenuto nel famoso dipinto di Gentile Bellini: "La processione della reliquia della Croce", conservato oggi presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia.

Demolito, come detto, nel 1581, accurati scavi archeologici effettuati nel corso della prima metà del '900, hanno portato alla luce le antiche fondazioni dell'ospissio là dove si aspettava fossero ritrovate, venendo alla luce anche larghe porzioni del pavimento in mattoni disposto "a spina di pesce" che formò la prima copertura della Piazza.

 


 

 
l'ospizio

 

 
l'ospizio

 

CONTRADA

S. MARCO

PIAZZA

S. MARCO

 

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ti xe un forastier inluminà ?

va a vèder l'

Ospissio de prete Zuane


va a véder l'

Ospissio de San Galo

 

par saverghene de più ...

 

FRANCA SEMI

"Gli Ospizi di Venezia",

 pag. 164, Venezia 1984