L'Arte dei terasseri
radunava gli artigiani che fabbricavano i pavimenti, che
a partire dal secolo XV si stesero utilizzando la tecnica detta del "tarasso" (cioè
del terrazzo,
e detto più tardi "alla veneziana")
per la quale si impiegava un
miscuglio di ciottoli e di schegge di marmo grezzo cementati con latte
di calce, olio e mattoni sbriciolati . La particolare elasticità e leggerezza
che così veniva ottenuta rendeva i tarassi particolarmente adatti alle case e ai
palazzi veneziani, sempre in continuo assestamento statico.
Per la pavimentazione di interni si usava anche la terracotta tagliata a
stelle, rombi, ecc., mentre per cortili e rivestimenti di giardini, era
preferita la dura trachite tagliata a masegno.
La statistica
del 1773 contava 38 capimaestri e 38 lavoranti. |