schola picola |
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Nel 1566, la schola stipula un accordo con il Capitolo parrocchiale della chiesa di Sant'Agostin, grazie al quale i mercanti da ogio ottengono in uso l'altare dedicato alla Madonna: potranno anche restaurarlo o ricostruirlo, mettere banchi con la loro insegna sul lato destro fino alla porta della chiesa, che è sotto l'organo; costruire due arche nelle quali seppellire i compagni defunti. Caduta la Repubblica, in seguito ai decreti napoleonici dl 1808, al momento della soppressione l'Arte si dichiarava in possesso degli arredi per l'altare e delle due arche in chiesa.
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