proprietà
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L’edificio preesistente, trecentesco,
era di proprietà del duca di Milano Francesco Sforza il quale nel 1460 lo vendette alla famiglia Corner che lo scambiò con un’altra
proprietà sita in Contrada San Samuel.
I figli dell’acquirente, Zuane
(Giovanni) Corner, si stabilirono al primo piano nobile ed affittarono
tutti gli altri; nel 1799 l’ultimo discendente, l’omonimo Zuane Corner,
diede in dote Ca’ Corner alla figlia in
occasione delle nozze con Alvise Mocenigo,
che ne divenne il nuovo proprietario aggiungendo il suo cognome.
All'estinzione del Ramo, l’edificio
venne acquistato dallo Stato Italiano che lo destinò a sede cittadina della
Guardia di Finanza.
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descrizione
architettonica
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Distrutto
nel 1535 da un furioso incendio il preesistente edificio trecentesco, al
tempo noto in città come “Ca’ del
Cagnon” e proprietà del duca di Milano Francesco Sforza, al quale era
stato donato dalla Repubblica, Ca’ Corner venne ricostruita nelle forme attuali a spese della
famiglia Corner che, dopo averlo acquistato in permuta con altra proprietà,
nel 1545 incaricarono l’architetto Michele Sanmicheli di procedere con i
lavori che vennero portati a termine nel 1564, quattro anni dopo la sua morte.
Le
caratteristiche di Ca’ Corner sono
essenzialmente due: la prima è il suo vistoso sviluppo in altezza,
concezione assai lontana dalla tradizione edile di Venezia, che si eleva
per ben sei piani: pé pian (piano
terra), mezzanino, primo soler
(piano) nobile, mezzanino, secondo soler
(piano) nobile, mezzanino sottotetto. La seconda è quella di sorgere
costretta entro un’area assai irregolare, difficoltà che venne risolta con
la realizzazione della facciata principale sul rio de San Polo e la facciata laterale verso campo San Polo. Va infine segnalato, quale curiosità, che per la
sua costruzione vennero impiegati mattoni di taglia più piccola
dell’usuale, una tradizione ampiamente in uso a Roma ma non a Venezia.
La facciata principale, di impronta rinascimentale, è serrata e ben
ritmata, caratterizzata dalle lesene schiacciate e dalle due grandi
serliane centrali. Nonostante le marcate le divisioni dei piani, il
sontuoso coronamento e le ben scolpite le pietre angolari, il tono della
decorazione è mantenuto basso, alieno da eccessivi appesantimenti.
Al pé pian, rivestito a bugnato, si
trovano le tre porte da mar, di
cui una si apre direttamente in un lungo corridoio, forse perché già
inizialmente si era pensato, come poi avvenne, di affittare i vari piani a
differenti famiglie.
Al
primo piano nobile si evidenza la serliana centrale, con colonne dai
capitelli ionici e balaustra. Le due coppie di monofore laterali, di
identico stile. Tutte le aperture sono prive di pergolo (balcone), sostituito da eleganti balaustre.
Al
secondo piano nobile, l’altra serliana, oggi parzialmente murata, con
colonne e capitelli corinzi. Le due coppie di monofore laterali ne ripetono
il medesimo stile. Anche in questo caso tutte le aperture sono prive di pergolo (balcone), sostituito da
eleganti balaustre.
Chiude
il prospetto il robusto frontone aggettante, con i barbacani poggianti su largo cornicione marcapiano.
La facciata laterale, che prospetta su campo San Polo,
ha al pé pian una doppia entrata ad arco a tutto sesto con chiave di volta
aggettante. Il primo piano nobile mostra una elegante trifora ad arco a tutto sesto con pergolo (balcone) aggettante. Il secondo piano nobile è
anch’esso impreziosito da una trifora simile alla prima, ma qui è priva del
pergolo, sostituito da una fine
balaustra.
Molto
complessa la planimetria interna, con molteplici scale, un tempo dipinti di
Giambattista Tiepolo ornavano la parte superiore delle porte interne, ma
tutto venne disperso con le spoliazioni Ottocentesche.
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note
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La
famiglia Corner, di antichissima
origine, era compresa nel novero delle “casade longhe”, entro il gruppo
delle quattro “evangeliche”, cioè quelle che assieme alle prime dodici
“apostoliche” (che elessero il primo Dose,
nel 697), parteciparono alla fondazione del monastero di San Zorzi Mazor in
isola, nel 982. La famiglia Corner era compresa anche nel numero delle “ducali”, avendo
dato alla Repubblica ben quattro capi di Stato: il LIX Dose Marco Corner (1365-1368), il CI Dose Francesco Corner (17 maggio 1656 – 5 giugno 1656),
il XCVI
Dose Giovanni Corner (1625-1629) e il CXI Dose Giovanni II Corner (1709-1722).
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