la mariegola

schola de San Michiel Arcangelo

dei bocaleri e scudeleri (o pignateri)

SESTIER DE

 S. POLO

Nel 1300 viene annotato in mariegola che nessun Soprastante possa assentarsi da Venezia per un periodo di tempo superiore ai due giorni.

Eletti fra gli iscritti all'Arte, il ruolo dei Soprastanti era molto importante dato che i compagni erano obbligati a notificare direttamente a loro l'acquisto delle materie prime che dovevano essere impiegate per la verniciatura degli oggetti di terracotta.

I compagni facevano uso nella produzione del blancum, la bianchissima terra vicentina o la ghetta, l'allume di feccia ottenuto cuocendo la feccia di vino seccata ed usata per la vetrificazione. Va ricordato che a partire dal 1519 i compagni ebbero l'obbligo di impiegare per almeno un terzo del loro fabbisogno anche la terra rossa di Padova.

Nel 1321 la schola decise che qualora un mistro (maestro) cadesse in povertà, egli dovesse essere aiutato "in vita et in morte" a discrezione dei Soprastanti. Vennero di seguito annotate anche le consuete disposizioni riguardanti  e l'obbligo alla partecipazione dei funerali dei compagni deceduti; infine è riportato l'elenco dei giorni di festa nei quali le botteghe dovevano rimanere chiuse.

Nel 1436 i Provedadori de Comun ratificano i primi 38 capitoli della mariegola.

Nel 1508 viene stipulato un accordo con i frati francescani della chiesa dei Frari, per il quale la schola avrà assegnate due arche nel cimitero del convento per i "fratelli et sorelle" defunti. Viene ricordato che il "giorno de San Michiel, nostro gonfalon" tutti i compagni dovranno essere presenti alla messa solenne.

Nel 1519 i Provedadori de Comun approvano la mariegola fino al capitolo 56.

Nel 1733 la schola è in debito coni religiosi i quali, per ottenere il saldo di quanto dovuto, fanno sequestrare i beni della medesima.

Nel 1782 viene redatto un inventario: vi viene annotata la presenza di un altare di legno dipinto e lavorato, con la pala di San Michele Arcangelo; la mariegola grande con i suoi "passetti d'argento e pomoli di laton"; mariegola piccola con i "passetti di laton".

Nel 1805 i frati francescani della chiesa dei Frari attestano che la schola a partire dal 1716 ha la sua sede ospitata in un locale del convento, per il quale viene versata regolarmente la pigione pattuita.

CONTRADA

S. STIN

CAMPO

DEI FRARI

<< va indrìo