la mariegola

schola de Santa Caterina d'Alessandria

dei corieri veneti

SESTIER DE

 S. POLO

Con una Parte approvata nel 1306, i corieri veneti sono sottoposti all'autorità dei Provedadori de Comun.

Nel 1359 viene fondata la schola, che si pone sotto la protezione di Santa Caterina d'Alessandria; gli aderenti sono 40 e viene deciso che il loro numero non possa più oltre aumentare.

Nel 1498 viene deciso che oltre al numero massimo di iscritti, non si potrà iscrivere alcuno se non per sostituire i compagni defunti. Viene fissata l'entità della benintrada, i doveri e la responsabilità dei corieri nel trasporto dei beni loro assegnati, nella trasmissibilità del posto di lavoro al figlio o ad altra persona.

Nel 1500 i Provedadori de Comun approvano i trenta capitoli di cui si compone la mariegola.

Nel 1507 il Capitolo si tiene nella chiesa di San Zuane de Rialto, dove viene decisa l'elezione di un mistro dei corieri (maestro dei corrieri) che risiederà a Roma; venendo altresì determinate le sue specifiche incombenze. La decisione viene in seguito approvata dai Capi del Consejo dei Diese.

Nel 1514, in conseguenza di un furioso incendio che devasta la zona di Rialto, anche l'edificio della chiesa di San Zuane de Rialto riporta gravi danni. Nel mentre partono i lavori di ricostruzione, l'Arte riesce ad ottenere che con l'occasione il suo nuovo altare venga posto a sinistra dell'altare maggiore. Nel frattempo, il Capitolo tiene le sue riduzioni (riunioni) presso la chiesa di Sant'Aponal e la schola rientrerà a San Zuane de Rialto nel 1519.

Nel 1540 il Senato, sollecitato dai mercanti di Rialto che chiedono di provvedere in proprio al servizio postale per e da Roma, stabilisce che il mistro dei corieri dovrà far partire i corieri per Roma una volta alla settimana, con arrivo entro quattro giorni in estate e non più di sei giorni in inverno.

Nel 1550, con l'approvazione immediata da parte dei Provedadori de Comun seguita nel 1553 dalla ratifica del Mazor Consejo, la schola decide di istituire un fondo per dare soccorso ai congiunti dei corieri i quali "in diverse parti del mondo", per "mala sorte", vengono uccisi o trovati morti.

Nel 1681 l'Arte ricostruisce in marmo l'altare che era di legno e fonda una mansioneria quotidiana con messa solenne nei giorni di San Sebastiano (20 gennaio) e San Rocco (16 agosto). Nella festa di Santa Caterina d'Alessandria (25 novembre) saranno celebrate sei messe lette.

Quando nel 1775 la direzione del sistema postale viene assunta direttamente dallo Stato, l'ufficio postale venne spostato dalla Contrada de San Cassan alla Contrada de San Moisè, in corte Barozzi.

 

I corieri recapitavano la posta in tutta Europa, nelle città di Bruges, Londra, Genova, Barcellona, Valenza; la posta da e per Roma invece partiva e arrivava in città ogni settimana.

Una tangibile testimonianza della grande efficienza raggiunta nel tempo dal servizio postale pubblico, è dimostrata dal fatto che tutti i sudditi dello Stato di Terra Ferma potevano giocare al Lotto, che si estraeva settimanalmente nella loggetta sotto il campanile di San Marco.

Alcune fonti avanzano l'ipotesi dell'esistenza per un certo periodo anche di una schola riservata ai Corieri per la Fiandra, ciò seppure sia noto che il servizio di posta per l'Impero e la Fiandra venne assegnato in appalto alla famiglia Thurm und Taxis già a partire dal secolo XVI; di certo vi è che essi tenevano un'agenzia a Venezia, in calle della Posta di Fiandra, situata in contrada Santi Apostoli.

 


 

 

CONTRADA

S. ZUANE DE RIALTO

RUGA VECHIA

S. GIOVANNI

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