la mariegola

schola de l'Annunciazion

dei galineri (o polameri) e butiranti

SESTIER DE

S. POLO

Nel 1595 i galineri, ottenuta la licenza dal Consejo dei Diese di poter fondare la loro schola, chiedono anche di potersi stabilire nella chiesa di San Zuane de Rialto e di vedersi assegnato l'altare dell'Annunziata, per celebrarvi la festa patronale il 25 marzo. Fanno anche richiesta per ottenere l'uso dell'arca posta ai piedi dello stesso altare per seppellirvi i confratelli defunti. Daranno al Dose ogni anno "doi para de fasani" (due paia di fagiani). La mariegola, che contiene le consuete disposizioni in merito agli organi direttivi, la luminaria (contributo annuo di iscrizione), la benintrada (tassa d'iscrizione) e l'obbligatorietà ad accompagnare il feretro dei defunti, viene approvata dal Colegio sora le Arti.

Nel 1598 il Dose Marino Grimani firma la concessione alla schola di quanto essa ha richiesto: l'altare è il primo a "man sanca" entrando in chiesa, e l'arca che è ricavata ai suoi piedi.

Nel 1649 la Giustizia Vechia approva la decisione assunta dal Capitolo di contribuire alla spesa per l'acquisto dei damaschi per ornare la chiesa.

Il 27 novembre 1727 il Senato decreta che i galineri restino uniti con i butiranti.

Nonostante l'Arte fosse tenuta in grande considerazione dal Governo, poichè addetta alla vendita di generi di consumo vitali per il sostentamento della parte di popolazione più povera, la schola ebbe a subire comunque la severità delle istituzioni veneziane: essa venne infatti abolita nel 1752 per la scandalosa speculazione operata dai confratelli sui prezzi di vendita, e ricostituita il 23 maggio del 1753 ma venendo dichiarata "aperta" quindi completamente liberalizzata (misura davvero insolita se confrontata con i provvedimenti adottati nel tempo dallo Stato a protezione delle Arti cittadine.

Nel 1755 il Capitolo approva che nella festa dell'Annunciazione i confratelli ricevano "pan et butiro" (pane e burro, invece che il tradizionale "pan et candela"); mentre in luogo delle due paia di fagiani che dovevano essere consegnati al Dose per antico accordo, da questo momento venne versata la somma di 99 lire e 4 soldi.

Nel 1770 il Senato riconosce che in quest'Arte vi sono due coloneli distinti in: butiranti e polameri.

Negli anni seguenti l'Arte terrà spesso il proprio Capitolo Generale nei locali della schola dei oresi, versando ogni volta un contributo per l'uso e un piccolo compenso al masser dei oresi per "assettar il luogo".

 


 

CONTRADA

S. ZUANE DE RIALTO

RUGA VECHIA

S. GIOVANNI

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