SESTIER DE

S. CROSE

ciexa de Santa Ciara

CONTRADA

S. CROSE

breve storia dell'ordine delle MONACHE FRANCESCANE o CLARISSE a Venezia

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L’Ordine Francescano è strutturato nel Primo Ordine (frati Minori), nel Secondo Ordine (monache Clarisse) ed infine nel Terzo Ordine (che accoglie i laici).

In particolare il Secondo Ordine, che comprende le monache dei numerosi istituti religiosi femminili derivati dalla comunità fondata dai Santi Francesco e Chiara (in latino Clara, donde il nome) ad Assisi nel 1212, si suddivide attualmente in quattro ordini:

·         Le Monache Clarisse (Ordo Sanctae ClaraeO.S.C.), sono le religiose di voti solenni appartenenti all’ordine fondato da San Francesco e Santa Chiara d’Assisi  nel 1212. Seguono la regola di Santa Chiara, approvata da papa Innocenzo IV nel 1253;

·         Le Clarisse Urbaniste (Ordo Sanctae Clarae regulae Urbani IV- O.S.C.Urb.), che seguono la regola riformata dal cardinale protettore dell'ordine, Gaetano Orsini, approvata da Urbano IV il 18 ottobre 1263 (la cosiddetta regola urbaniana).

·         Le Clarisse Colettine (Ordo Sanctae Clarae reformationis ab Coleta – O.S.C.Col.) sorte dalla riforma introdotta da Santa Coletta di Corbie, nel monastero delle clarisse di Besançon nel 1410;

·         Le Clarisse Cappuccine (Ordo Santae Clarae Capuccinarum - O.S.C.Cap.), fondate a Napoli nel 1535 da Maria Lorenza Longo, che si ispirò alla riforma dell’Ordine dei Frati Minori operata da Matteo da Bascio.

Quello delle Clarisse è un ordine monastico claustrale le cui religiose si dedicano prevalentemente alla preghiera contemplativa. Ogni monastero costituisce una comunità autonoma ed è retto da un'abbadessa eletta a tempo determinato; è generalmente sottoposto alla giurisdizione vescovile ed è legato sul piano spirituale all’ordine maschile. Si riconosce nella famiglia francescana.


A Venezia dopo che nel 1805 il monastero delle Clarisse di Santa Ciara in isola fu chiuso, l’ordine scomparve dalla città, fino a quando una pia giovane veneziana, nata nell’isola di Murano, Augusta Nicola (1792 – 1856), ponendosi sotto la direzione di  Padre Cherubino da Venezia, Cappuccino, il 20 gennaio 1827 venne iscritta al Terz’Ordine Francescano.

Il 26 maggio 1834 ella fondava nell’isola della Giudecca un Monastero che fu reso abitabile solamente nel 1836. Qui la fondatrice instaurò vita comunitaria con le giovani che aveva raccolto attorno a sé, preparandole alla vita francescana, ideale che seppe conservare e difendere anche quando, cessata la direzione dei Padri Cappuccini, altri tentarono di dare un’impronta diversa alla nascente istituzione. L’attività proseguì per un ventennio, fino alla morte di Madre Augusta Nicola ed oltre.

Nel 1846 il monastero venne chiamato della “Santissima Trinità” e finalmente, l’8 luglio 1859, venne concessa l’erezione canonica, sotto la Regola di Santa Chiara, con voti semplici e clausura vescovile ma con la partecipazione a tutte le grazie spirituali di cui beneficiavano le Clarisse con voti solenni. Il rito solenne dell’erezione venne presieduto dal Card. Patriarca Angelo Ramazzotti il 9 febbraio 1860.

Nel 1866, subito dopo l’unione del Veneto al Regno d’Italia, un decreto stabilì che il Monastero era divenuto proprietà dello Stato. Fu proibito alla badessa di accettare l’ingresso di nuove Postulanti, vennero rimandate alle loro case le Novizie, fu concesso alle Professe l’uso dei locali finché fossero rimaste in numero di sei e, appena scese a cinque, il monastero sarebbe stato posto all’asta. In vista di questa eventualità, le Suore acquistarono un terreno adiacente su cui costruirono una casa che fu intestata ad una persona fisica.

Nel 1903, le Monache del 1866 rimasero in cinque (quelle professate “illegalmente” secondo la legge italica, non erano riconosciute) e puntualmente furono costrette ad abbandonare il Monastero che però, nell’asta pubblica del 6 agosto 1905, fu aggiudicato al rappresentante delle Monache, così, il 23 aprile 1906, esse poterono far ritorno nel loro convento e chiesa.

Durante la prima guerra mondiale, dal 15 novembre 1917 al 15 novembre 1918, le Monache andarono profughe in Piemonte, a Tortona, trovando ospitalità presso Don Orione il quale saputo che non avevano ottenuto dalla Santa Sede la facoltà di emettere i voti solenni per un errore di forma, si interessò per regolare la loro posizione.

Il 17 settembre 1921, le Monache espressero il desiderio unanime di abbracciare la Prima Regola (o Regola di Santa Chiara); il relativo decreto pontificio fu emesso il 17 marzo 1922 e l’11 giugno tutte poterono finalmente pronunciare la Professione solenne. Il Monastero assunse così la sua piena fisionomia di Monastero di Clarisse della Prima Regola, e in questa luce esso mantiene ancora la sua vitalità.

Successivamente l'impianto originario del convento fu ampliato con nuove costruzioni, per quanto aventi nessun rilievo artistico, mentre l'11 marzo 1922 fu concessa la clausura papale.

Attualmente la Comunità è formata da otto Clarisse, la chiesa e la piccola foresteria sono aperte a quanti chiedono di condividere con le Sorelle i momenti della preghiera: Eucarestia e Liturgia delle ore.

 

Monastero della Santissima Trinità

S. Giacomo, 208

Isola della Giudecca

30133 VENEZIA

 

 

Santa Chiara