la mariegola

schola dei apostoli Simon e Taddio

dei testori de panilani

SESTIER DE

 S. CROSE

Con Parte (Legge) del 28 ottobre 1407 il Consejo dei Diese acconsentiva alla richiesta avanzata dal piovan, dal Capitolo della chiesa di San Simeon Picolo e da altre cinque persone (originarie da differenti città italiane: Verona, Padova, Faenza, Como e Milano), di poter fondare una schola de devozion sotto la protezione dei Santi Simone e Taddeo.

Nel corso del 1480 però la schola ebbe a subire una radicale trasformazione, quando i Capi del Consejo dei Diese acconsentirono che i testori de panilani, praticamente tutti originari dall'Allemagna bassa, potessero iscriversi a questa schola, non andando essi per nulla d'accordo con gli Allemanni del nord, assieme ai quali essi erano stati fino a quel momento riuniti nella schola dei tedeschi testori de fustagno, con sede nella chiesa dei Carmini.

La risoluzione di eventuali divergenze vennero demandate alla competenza dei Provedadori de Comun oppure dei Dodexe Savi sora la marcanzia.

L'agiatezza economica di cui disponeva l'Arte si comprende anche dal grande edificio della schola, ancora oggi visibile nelle sue sobrie forme in campo San Simeon Picolo sul fianco destro della chiesa omonima (civico 697). Sulla facciata, in corrispondenza del secondo piano due piccole patere raffigurano i Santi patroni, mentre fra i due portali del piano terra è stato ricavato un altare in pietra, oggi purtroppo desolatamente privo dell'immagine sacra che un tempo lo adornava.

L'interno si ricorda riccamente adornato con opere di pregio, tra cui una pala per altare opera di Vittore Carpaccio.

Caduta la Repubblica nel 1797, i decreti napoleonici del 1806 decretarono la soppressione della schola ma risparmiarono l'edificio dalla demolizione, che venne in seguito avocato al Demanio e quindi venduto a privati.

 


 

 

CONTRADA

S. SIMEON

PICOLO

CAMPO

S. SIMEON

PICOLO

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