L'Arte dei
tira e bati oro riuniva
assieme gli artigiani tiraoro i quali riducevano il nobile metallo in
filo che, ritorto con fili di seta, si adoperava per tessere stoffe
preziose e nei ricami; con gli artigiani battioro che lo riducevano
invece in sottilissime lame, confezionate in "libretti", ad uso degli
indoradori e dei cuoridoro. Il tassetto era il piccolo
incudine
che veniva utilizzato.
L’arte era colonnello di quella dei batioro, quest'ultima però non ebbe
mai una schola propria.
Nel 1773 l’Arte intera
contava 153 garzoni, 107 lavoranti, 80 capimaestro e 46 botteghe. I soli
tira e bati oro avevano 12 capimaestri, 5 garzoni, 15 lavoranti e
9 botteghe. |