schola picola

tira e bati oro

SESTIER DE

S. CROSE

L'Arte dei tira e bati oro riuniva assieme gli artigiani tiraoro i quali riducevano il nobile metallo in filo che, ritorto con fili di seta, si adoperava per tessere stoffe preziose e nei ricami; con gli artigiani battioro che lo riducevano invece in sottilissime lame, confezionate in "libretti", ad uso degli indoradori e dei cuoridoro. Il tassetto era il piccolo incudine che veniva utilizzato. L’arte era colonnello di quella dei batioro, quest'ultima però non ebbe mai una schola propria.

Nel 1773 l’Arte intera contava 153 garzoni, 107 lavoranti, 80 capimaestro e 46 botteghe. I soli tira e bati oro avevano 12 capimaestri, 5 garzoni, 15 lavoranti e 9 botteghe.

CONTRADA

S. STAE

 

<< va indrìo

ti vol 'ndar a veder

la Mariegola ? >>

ti xe un forastier inluminà ?

va a st'altre

Arti de decorazion


spòstite a la strica de le

Arti e Mistieri

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia", Verona 1980

 

 

Istituzione

1309, di antica istituzione

Colonnelli

arte della foglia d'oro e tiraoro. Nel 1761 viene decretata l'unione fra i tiraori e i batidori a foja o batidori a tassetto (la piccola incudine utilizzata per la lavorazione)

Sede

edificio in campo San Stae

Mariegola

andò distrutta in epoca remota. Altra documentazione presso l'Archivio di Stato, Venezia e il Museo Correr, Venezia

Insegna

 

Condizione

Scuola "aperta"

Arte

di consumo e commercio

Patrono

San Quirico (Quirino) Giulita (Giuditta, la madre) e Lucia; Santa Barbara; Sant'Enrico

Chiesa

San Stae (in precedenza: San Filippo e Giacomo, San Lio)

Altare

di Sant'Osvaldo, terza cappella a destra

Magistrature di controllo

Giustizieri Vechi (disciplina ed economia)

Provedadori sora la Giustizia Vechia (disciplina ed economia)

Colegio a la Milizia da Mar (gravezza pubblica)

Provedadori de Comun (lavori)

Officiali in Zecca (saggio dei metalli)