SESTIER DE DORSODURO |
ciexa
dei Tolentini |
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CONTRADA S. PANTALON |
CHIERICI REGOLARI TEATINI |
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I Chierici Regolari Teatini (in latino
Ordo clericorum regularium vulgo Theatinorum) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i chierici regolari di questo ordine
pospongono al loro nome la sigla C.R. Lo stemma dei teatini: d'oro, alla croce
latina di rosso su monte di tre cime di verde; cartiglio con il motto QUAERITE
PRIMUM REGNUM DEI. Il nome di teatini, ovvero “di Chieti”, fu dato sin
dall'inizio ai chierici dell’ordine: esso deriva dal titolo di Gian Pietro Carafa (all'epoca episcopus theatinus, cioè vescovo di Chieti, in
latino Theate). La denominazione ufficiale invece fu
sempre quella di "chierici regolari", senza altre aggiunte. I teatini sono espressione
del rinnovamento della vita ecclesiastica segnato dalla riforma cattolica
agli inizi del XVI secolo. L'ordine venne fondato da Gaetano da Thiene, Gian Pietro Carafa (poi papa Paolo IV), Bonifacio de'
Colli e Paolo Consiglieri, tutti membri dell'Oratorio del divino amore a Roma, con il fine di
riformare il clero e di restaurare la regola primitiva di vita apostolica. I quattro esposero il loro progetto di
costituire una fraternità di preti riformati al pontefice, senza per questo
aver l’intenzione di istituire un nuovo ordine; con il breve Exponi nobis del
24 giugno 1524 papa Clemente VII concesse ai chierici: di emettere i
tre voti di povertà, obbedienza e castità; di
condurre vita fraterna in comunità portando l'abito
clericale in qualunque luogo da loro scelto sotto la protezione della Sede
Apostolica; di eleggere ogni anno un superiore (che avrebbe portato il titolo
di preposito) la cui carica
poteva essere riconfermata non oltre un triennio; la facoltà di ammettere
nuovi soci dopo un noviziato annuale; di poter provvedere agli
uffici liturgici secondo i canoni; inoltre Clemente VII estese alla loro comunità
i privilegi dei Canonici regolari lateranensi. I quattro emisero la loro solenne
professione dei voti il 14 settembre 1524, nella basilica di San Pietro in
Vaticano, nelle mani del vescovo di Caserta Giovan
Battista Boncianni, delegato del pontefice e la prima
sede della comunità di sacerdoti fu presso la chiesa di San Nicola dei
Prefetti in Campo Marzio. Qui oltre a celebrare l'ufficio divino, i teatini
si dedicavano allo studio e all'assistenza agli ammalati presso il vicino
ospedale di San Giacomo in Augusta. Il 30 aprile 1525 venne ammesso
nell'ordine il primo postulante, il futuro cardinale di Trani Gianbernardino Scotti, e poi altri candidati (quasi tutti
provenienti dall'Oratorio del divino amore) che portarono a dodici il numero
dei chierici teatini. Successivamente si spostarono in un
edificio sul Pincio, che divenne un importante
centro di spiritualità ma durante il sacco di Roma, Gaetano e i suoi compagni
furono fatti prigionieri: riuscirono però a mettersi in salvo e a rifugiarsi
a Venezia, dove venne aperta la prima filiale dell'ordine presso un Oratorio
posto nel Sestiere di Santa Croce. Il 14 settembre 1527 Gaetano di Thiene venne eletto quale
secondo preposito della congregazione
e poco tempo dopo la sede dell'ordine venne trasferita in San Nicola da
Tolentino (30 novembre 1527). Negli anni successivi i teatini fondarono comunità in numerose città italiane: nel 1528 a Verona, dove vennero chiamati dal vescovo Gian Matteo Giberti, nel 1533 fondarono una casa anche a Napoli e nel 1538, grazie all'arcivescovo Oliviero Carafa (zio di Gian Pietro), ottennero come sede la basilica di San Paolo Maggiore: nella città partenopea, dove era stata forte l'influenza dei "criptoluterani " di Juan de Valdés, i chierici vennero impiegati, per la prima volta, in funzione antiereticale. Sotto la direzione dei teatini ebbe inizio a Napoli il Monte di Pietà, da cui ebbe origine il Banco di Napoli.Al 31 dicembre 2008
l'ordine contava 33 case e 189 membri, dei quali 133 sacerdoti. |